Prendono forma le polemiche e le considerazioni relativamente ai battenti di San Pellegrino martire.Le oramai “tradizionali” divisioni tra le squadre le ritroviamo, oltre che nelle piazze, anche sul banco degli imputati, anzi sarebbe il caso di dire sul banco del consiglio comunale anche se non in maniera ufficiale. Dopo i festeggiamenti in onore del Santo Martire Pellegrino e quindi dopo la tradizionale partenza verso Altavilla Irpina il consigliere Pellegrino Vittoria (Cambia Avella) fa il punto della situazione su come siano stati organizzati i festeggiamenti e le squadre partite dalla cittadina archeologica mettendo in evidenza alcune criticità e puntando il dito contro il parroco Don Giuseppe Parisi impegnato in Africa in una missione e il sindaco Domenico Biancardi da poco rientrato dalle vacanze estive.
Ecco la sua dichiarazione:“Si è verificato di nuovo lo stesso problema di qualche anno fa: i battenti si sono divisi senza alcun intervento da parte del parroco Don Giuseppe Parisi e da parte del primo cittadino Domenico Biancardi. Con questo non voglio accusarli di aver determinato direttamente la divisione ma sicuramente hanno le loro responsabilità non avendo controllato e monitorato la situazione per tempo. I due non hanno creato le condizioni affinchè rimanessero unite le squadre. I battenti andrebbero gestiti secondo gli accordi presi circa tre anni fa in cui si decise che la messa solenne, prima della partenza, si sarebbe dovuta celebrare esclusivamente nella collegiata San Giovanni e non a San Pietro o altrove come è successo quest’anno. Vorrei che il parroco e il sindaco fossero più incisivi emanando delle disposizioni scritte, non possono di certo ignorare il problema voltandosi dall’altra parte. Tutti abbiamo delle responsabilità, me compreso che sono stato uno degli artefici dell’unione e degli accordi di tre anni fa, ma da soli non possiamo garantire la continuità e loro che rappresentano la Chiesa e il popolo devono farsi sentire ed emanare delle disposizioni nell’interesse di tutti. Questa mia considerazione potrebbe essere valida anche in merito alle altre feste religiose e civili che si tengono ad Avella. Molti badano solo al protagonismo perdendo tutti i valori religiosi e civili. Io farò il battente nei prossimi anni solo se si uniranno le squadre altrimenti sarò costretto, come ho fatto quest’anno, a recarmi al Santuario da solo perchè sono, in ogni caso, pur sempre un devoto al Santo Martire e alla Madonna e quindi continuerò a fare il mio dovere.”
Pellegrino Vittoria non tollera, come la stragrande maggioranza della popolazione avellana, la divisione che persiste tra le squadre dei battenti e vorrebbe che ci fossero delle regole scritte nominando dei rappresentanti per ogni quartiere che andrebbero poi a costituire un unica grande squadra. Vittoria pretende il controllo da parte delle istituzioni religiose e comunali. Le divisioni tra quartieri, battenti, comitati festa, associazioni e altro andrebbero debellate sicuramente tramite un energico e deciso intervento delle istituzioni che dovrebbero stilare dei veri e propri regolamenti ma sopratutto attraverso l’intercessione della parte sana del popolo avellano che intende unirsi senza perdere le tradizioni e sopratutto la fede.
(Michele Amato)