Stimolante e di forte interesse, l’approccio avuto con la globalizzazione, sia nella dimensione culturale di società senza frontiere, sia nel profilo delle concrete possibilità di crescita e di sviluppo economico che prospetta, se si pongono in valore le risorse e le potenzialità del territorio, in modo sistematico e con una programmazione articolata nella strategia e nelle finalità; un percorso da compiere, facendo leva su passione, professionalità e competenze, che sono le uniche ed esclusive leve del “capitale umano”, in grado di coniugare i fattori costitutivi dell’economia reale e produttiva con i valori della sostenibilità ambientale.
Sono i dati del bilancio sociale “a consuntivo”, che si “leggono” nell’esperienza vissuta e realizzata da AvellaInSu nell’incontro con Expo–2015; esperienza, che ha confermato, ancora una volta, l’importanza della sinergia tra l’ amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Biancardi, le associazioni e la Fondazione Avella Città d’arte. Un proficuo impegno di cooperazione, per rappresentare al meglio possibile la Città del Clanio, fondata dagli Osci , l’antico ed evoluto popolo italico, insediato in Campania prima dell’avvento della Magna Grecia ” e della “romanizzazione”. E i riscontri di cronaca attestano che la missione messa a punto dall’Ente di piazza Municipio ha centrato l’obiettivo programmato; missione, funzionale a far conoscere le specificità di Avella e del territorio in un contesto di ampio respiro qual è quello dell’Esposizione universale, a Milano.
Una scelta convinta e voluta dall’amministrazione, fin dall’adesione al bando della Camera di Commercio di Avellino, per acquisire l’inserimento della Città del Clanio nel novero dei 29 Comuni, che con propri stand a Expo–2015 costituiscono la testimonianza diretta della Verde Irpinia e della varietà delle sue eccellenze, le cui ”Carte d’identità” avvalorano non solo l’alta qualità dei vini e degli oli – rinomati e riconosciuti con pubbliche certificazioni, ben presenti nel mercato interno e in quello internazionale- ma anche le attrattive paesaggistiche e storico-culturali, oltre che le tipicità delle produzioni agro-alimentari e della gastronomia dei territori, che formano la variegata configurazione di una provincia – quella appunto di Avellino– che s’incunea sinuosa tra l’area metropolitana di Napoli e l’area salernitana, lambendo l ’area sannita, fino ad agganciare lembi della provincia di Foggia e della Basilicata.
Efficaci e spigliate le modalità, con cui la delegazione, guidata dall’assessore Fabio Conte, nel Padiglione Irpinia – Il Sud dei colori, ha presentato il messaggio di Avella In Su, logo di significativa valenza nell’indicare la direzione d’orientamento che la Città del Clanio è sollecitata a seguire, promuovendo e valorizzando se stessa e il territorio, avendo come riferimento le risorse e potenzialità di cui dispone, per storia, posizione geografica e dono di…Natura. Chiaro in questa prospettiva è stato l’intervento di caratura istituzionale sviluppato dall’assessore Conte, nel rappresentare l’intensità dell’impegno che fin dall’insediamento del 2011, l’amministrazione sta seguendo, anche sulla scia delle esperienze maturate dalle amministrazioni precedenti, guidate dai sindaci Salvatore Guerriero e Nico Salvi, segnate dalle realizzazioni, compiute con le risorse comunitarie europee, in dotazione del Pit degli itinerari turistici e culturali della Valle dell’Antico Clanis.
I campi d’azione di AvellaInsu presentati a Expo–2015 con i connotati di eccellenza, a dimostrazione del positivo che già esiste e di quello che si può fare ancora di più e concretamente, si rapportano ad attività di lavoro e di impresa, che si realizzano nel settore della gastronomia e della pasticceria di alta qualità proprio nella Città del Clanio. Ed è un autentico modello di gastronomia naturale di particolare gradimento per l’affezionata clientela, quello praticato da “Il Moera”, caratteristico Ristorante-orto, in cui opera lo chef Francesco Fusco, i cui menu hanno come ingredienti di base sia la nocciola, la tipica ed originaria produzione del territorio, la classica “nux abellana”, sia le erbe e i frutti commestibili delle piante che crescono spontanee nei boschi dei Monti Avella, tra cui il pregiato aglio orsino.
Così come sono prelibatezze d’arte dolciaria ben conosciute e apprezzate dalla clientela “fidelizzata”, quelle della storica Pasticceria “Pesce”, caratterizzata dall’inconfondibile e stilizzato arredo in legno e vetrate dei frequentati locali, dirimpettai della Chiesa di San Romano affacciata sull’omonima piazzetta; Pasticceria, con oltre un secolo di attività, e quattro generazioni che si sono susseguite nella gestione, in cui attualmente è impegnato Pasquale Pesce, a cui papà Ernesto ha consegnato, per la tradizione familiare, che continua. E’ la tradizione, la cui matrice è strettamente correlata con l’arte dolciaria napoletana. Una tradizione che l’”archivio” della Pasticceria narra in centinaia di ricette….Una documentazione preziosa.
Due eccellenze, quelle del “Moera e della Pasticceria–Pesce, che si sono fatte apprezzare con libere e gradite degustazioni per i tanti visitatori del Padiglione–Irpinia. E, a far da anello di congiunzione, importante e suggestivo è risultato il promo-video, intitolato “Marchio e paesaggio”, ideato e composto dalla dott.ssa Carmen Loiola, paesaggista e esperta di promozione turistica. Un promo-video ben strutturato, curato nei dettagli del fresco linguaggio iconico – in cui spiccano anche le foto realizzate dall’obiettivo di Stefano Lanziello– per raccontare i tratti salienti della millenaria storia di Abella\Avella, attraverso le pietre parlanti dell’Anfiteatro romano, dei Mausolei funerari, del Castello longobardo, diventato Castello-fortezza per opera dei normanni, delle sue monumentali chiese, nella verdeggiante cornice dei dolci profili del Parco del Partenio. Uno straordinario scenario di beni culturali e naturalistici, che attende la compiuta valorizzazione, nel più generale contesto del turismo in Campania e nel Sud, come ben ha tenuto ad evidenziare la dott.ssa Loiola. Una prospettiva, per la quale nel decorso decennio sono stati compiuti notevoli passi in avanti, grazie ai Por Campania 2001\2007 e 2007\2013, in virtù dell’efficace e congrua capacità di progettazione di livello comunale, facendo “rete” con altri Enti locali, conformandosi ai parametri comunitari, secondo le direttive di Bruxelles, che promuovono i territori nella loro omogeneità socio-economica e di vocazione produttiva, al di là delle ripartizioni amministrative.
Di certo, Avella In Su ha evidenziato che la sfida per la crescita possibile è aperta. E la Città del Clanio ha tutte le condizioni e risorse, per superarla. E’ l’impegno, che coinvolge in modo fattivo la comunità cittadina e le sue rappresentanze politico-amministrative, sapendo responsabilmente evitare le trappole delle sterili conflittualità, che impediscono di guardare più in là e …In Su. E un ruolo decisivo spetta alle piccole e medie imprese, il cui tessuto si viene ricomponendo sul territorio cittadino, in vari settori, segnatamente nell’agro-alimentare e nella meccanica di alta precisione. E per l’agro-alimentare, calibrato sulla filiera della lavorazione delle nocciole, con trasformazione in prodotti dolciari, tra cui la gustosa crema “Noccioro”, se significa recuperare il filo delle attività produttive, che per un secolo e più sono state praticate sul territorio intercomunale – di cui Avella é…il cuore “naturale”- con opifici specializzati nella solforazione delle ciliegie, particolarmente attivi nell’export verso la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d’America. E di questa importante attività di export sul territorio operano tre qualificate industrie, di cui due proprio nella Città del Clanio, anche se la materia prima da trattare- le ciliegie- è di provenienza extra-regionale e estera. Un segnale di sociale positività.
SIGNORI E SIGNORE, IL MENU DI AVELLA IN SU E’ PRONTO
Il Menu del nocciolo ha conquistato favore e alto gradimento, a Piazza Irpinia-Expo 2015 . Torna utile, proporlo all’insegna del buon gusto. Eccolo.
Primo piatto. Risotto alla nocciola avellana con aglio orsino e provola affumicata. E di passaggio si ricorderà che l’aglio orsino tra le qualità nutritive, ha quella di tenere sotto controllo il colesterolo.
Secondo piatto. Tartare di vitello con olive nere, aglianico, nocciola avellana.
Dolce. Cassata avellana, mousse di ricotta con nocciola avellana e cioccolato.
Buon appetito, visitando Avella.