Nella mattinata di oggi, martedì 29 ottobre, la Commissione di inchiesta sul femminicidio e sul contrasto alla violenza di genere ha riunito a Palazzo Madama le consigliere di parità per raccogliere il loro parere in merito alla redazione di una legge che individui una fattispecie di reato ad hoc, con l’aggravante delle molestie nelle relazioni di lavoro, di studio o professionali di qualunque tipo. Ha partecipato all’audizione in Senato anche la consigliera provinciale di parità di Avellino, Vincenza Luciano. Nel suo intervento la consigliera ha sottolineato che una legge che introduca nel nostro sistema una fattispecie del genere dovrebbe contemplare:
- la procedibilità d’ufficio:
- se il fatto previsto è commesso nei confronti di persona che al momento del fatto non ha compiuto gli anni diciotto;
- se il fatto è commesso da altra persona cui il minore è affidato per ragioni di cura, di educazione, di istruzione;
- se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle proprie funzioni;
- se il fatto è connesso con un altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio;
- in sede di commisurazione della pena da parte del giudice le circostanze aggravanti relative al rapporto di lavoro e alla frequenza scolastica non devono essere bilanciabili;
- l’eventuale sospensione condizionale della pena deve essere concedibile solo in caso di risarcimento dei danni.