Dopo il triste fatto di cronaca che in questi giorni ha sconvolto il mandamento baianese, quale il maltrattamento di bambini di 3 anni nella scuola dell’infanzia a Baiano, ecco che si corre ai ripari. Si prova a fare il possibile per proteggere quelle povere creature dalle” streghe cattive”, perchè così quella maestra era vista dai bambini, troppo piccoli per potersi difendere, o per riuscire a farsi credere senza prove certe. In questo triste caso, i bambini avevano già esposto il loro problema a novembre, ma hanno dovuto subire altri maltrattamenti davanti alle telecamere per essere creduti. E ora cosa si fa? Ecco che la mamma di una bambina che ha la stessa età delle vittime della scuola dell’infanzia a Baiano ha deciso di fare una raccolta di firme per convincere i sindaci del mandamento e perchè no , anche oltre il confine, di porre sotto sorveglianza le strutture frequentate da bambini. Ora è il momento di farsi sentire. Ma non può fare tutto da sola, è giusto dividersi le zone per poter racimolare il maggior numero di firme. Chiunque voglia firmare o aiutare questa mamma chiami il n 3356733131 oppure si rechi al negozio Emozioni ad Avella in via Madonna del Carmine, nei pressi della Stazione dei carabinieri. Ecco a cosa dovrete dire “Sì” con la vostra firma:
” Cari amici, mamme, papà, nonni, zii, cugini
Alla luce degli ultimi accadimenti, in accordo con alcune mamme, si è deciso di provare a raccogliere il maggior numero di firme possibili, affinché si possa rendere obbligatorio l installazione delle telecamere, in primis, negli asili e in seguito in tutti i luoghi nei quali un minore, senza la sorveglianza di un proprio familiare, possa essere maltrattato.
Forti della recente unione del baianese, proveremo a presentare ai sindaci la nostra proposta, con la speranza che venga accolta.
Il fenomeno dei maltrattamenti sui minori diventa ogni giorno più inquietante.
Se volete potete passare presso il negozio Emozioni ad Avella per porre una piccola firma per una grandissima causa: i bambini!!!
Cerchiamo di fare quanto più rumore possibile perché i bambini non si toccano”.