I magistrati napoletani hanno stabilito sei anni per Paolo Nappi, condannato in primo grado a sette anni, per una rapina aggravata alla gioielleria di Sperone, porto di armi in luogo pubblico e ricettazione. Nappi era ritenuto una figura centrale dell’associazione a delinquere: a suo carico c’erano infatti decine e decine di intercettazioni e di elementi di prova. Alcune delle quali erano state smontate durante l’udienza preliminare dall’avvocato, Antonio Falconieri, che era riuscito a ottenere una pena più mite rispetto agli otto anni e sei mesi chiesti dal pubblico ministero.
L’imputato era stato assolto per la rapina all’ufficio postale e per l’incendio all’auto di un assessore all’urbanistica di Avella. Ed era stata ottenuta la rimodulazione del reato da tentato omicidio in lesioni aggravate. Ora l’ulteriore sconto in Appello.
Riduzione della pena di un anno anche per Luisa Paone (avvocato Antonio Falconieri), che era stata condannata a 3 anni e 4 mesi per reati legati alla rapina di Sperone.
Due mesi di sconto per Stefano Romano, difeso dall’avvocato Maria Luce Amelio, che in primo grado aveva ottenuto la pena sospesa per la condanna a un anno e sei mesi relativa alla detenzione e al porto in luogo pubblico di armi. La difesa aveva dimostrato l’insussistenza dell’accusa legata al reato di incendio ai danni dell’assessore comunale.