“Sono venuta in silenzio e in silenzio me ne vado”. Con questa frase semplice affidata ad un piccolo foglio, lasciato all’ingresso del Monumentale complesso sacro della collina di Gesù e Maria un anno fa aveva lasciato la sua dimora. Una frase scarna, ma intensa di significato, quella di suor Maria Costanza Crisafulli, quasi a voler fornire una chiave di sintesi di quello è il suo stile d’azione e di rispettosa riservatezza verso gli altri, nel conformarsi alla personale scelta di vita religiosa. Una scelta di progetto esistenziale e di dedizione alla fede e alla spiritualità cristiana, di cui è parte integrante la diuturna cura- nel significato più ampio ed esteso possibile- che ha riservato al seicentesco Eremo collinare, restituito, dopo lunghi anni d’incuria e abbandono, alla dignità architettonica dell’originaria seicentesca configurazione, grazie all’eccellente ripristino conservativo realizzato, che ne ha ravvivato le strutture e gli ambienti grazie al geometrico ri-uso delle pietre tufacee e dei lapilli lavici, materiali costruttivi classici del territorio e di largo utilizzo per secoli; materiali, che ora hanno ceduto il passo ad altri materiali cementizi per nuove tecniche costruttive più duttili.
Ebbene oggi così come in silenzio aveva lasciato l’Eremo in silenzio è ritornata, questa volta decisa a restare a lungo.