Da un articolo de “Il giornale locale” è emerso che c’è stato un calo di visitatori nei siti archeologici di Avella (dati sovrintendenza), ma secondo Michele Amato, membro della Fondazione “Avella Città D’Arte”, i conti non tornano in quanto solo nel 2013 grazie all’expo, ala manifestazione pane ammore e tarantella, al presepe vivente, alla rassegna teatrale dell’Ass. “Mela” e al Radio Avella Music Festival, per non parlare poi del Pomigliano jazz e di tutte le altre manifestazioni organizzate dalle associazioni locali, si è registrato un aumento di turisti del 200% rispetto agli anni precedenti. I conti non tornano. Parte di questi turisti ha visitato i siti il sabato e la domenica, usufruendo della disponibilità di alcuni volontari grazie anche al protocollo di intesa stipulato tra comune e sovrintendenza. Sono aumentate anche le strutture di ricezione, come Villa Palma, casa dell’uliveto e suore Canossiane. La Fondazione Avella Cittá d’arte ha adottato un sito internet completo ed aggiornato e un contatto Facebook attivando anche una mail list, ricevendo continue sollecitazioni da parte di forestieri. Secondo Amato con l’adeguamento strutturale dei siti archeologici, con la nascita di strutture di recezione e la forza motrice delle associazioni e dei cittadini si può parlare di crescita, sviluppo e turismo. Credo inoltre -prosegue- sia necessario unire tutte le forze degli enti cioè comune, sovrintendenza e fondazion . Dobbiamo ben definire direzione ed obiettivi.