Domenica 1° maggio alle ore 18,30 le associazioni organizzatrici della Festa dei libri e dei fumetti consegneranno il Premio Anfiteatro d’Argento all’idolo dei giovani per il suo libro autobiografico “ La profezia di Clementino” Rizzoli editori presenteranno l’evento Antonietta Gnerre e Riccardo D’Avanzo
Non è un caso che abbiamo voluto scegliere per il Premio Anfiteatro D’ Argento Clementino, per quello che ha prodotto, la voglia di cambiamento che porta tra i giovani, per aver metropolizzato la periferia più periferia della provincia napoletana. Nel suo rap si respira aria di mediterraneo con grandi contaminazioni etniche, un messaggio di denuncia e di riscatto che non trascura nessuna delle più grandi tematiche dei nostri tempi. Ecco abbiamo scelto Clementino perché il RAP volendo è pura poesia, una poetica che entra direttamente nell’anima dando contemporaneamente ritmo e musicalità alle parole. Il premio Anfiteatro d’Argento che a pieno titolo è stato inserito come momento celebrativo della Festa dei libri e dei fumetti di Avella che, appena alla seconda edizione è diventato un punto di riferimento culturale della bassa Irpinia e dell’agro nolano. Molti sono gli autori e i libri che sono stati presentati in queste due edizioni, senza spettacolarità ma con un sottovoce culturale che vuole aiutare questa terra a riscattarsi da anni di arretratezza e sottocultura , evidenziandone i valori e le bellezze archeologiche, naturali e delle grandi tradizioni della civiltà contadina attività predominante del contesto. Il premio a Clementino per il libro “ la Profezia di Clementino” Rizzoli editore è il riconoscimento ad un giovanissimo e affermato artista che ha voluto mettersi a nudo in un autobiografia nella quale partendo dalla lista dei libri letti di cui ha memoria (solo cinque, pochi ammetterà poche pagine dopo) «Gomorra», scoperto dopo il film, «Il gabbiano Jonathan Livingston», «Fattore H. Slalom di un disabile nella nostra società», «Dietrologia. I soldi non finiscono mai» e «I ragazzi della via Pal». Tutti scelti perché parlano di lui, dello scugnizzo che viene dalla terra narrata da Saviano, che come un gabbiano ha sognato di volare via da Cimitile senza però perdere l’orientamento che permette il ritorno a casa, che come il ragazzo sulla sedia a rotelle del saggio di Tyrone Nigretti conosce la strada per «rialzarsi», che si ritrova nelle pagine dell’amico Fabri Fibra come in quelle di Molnar, storia di ragazzi di strada che si sfidavano con le fionde, invece che a colpi di rime. È un libro atipico, quello di Clementino che qui non cerca assonanze complicate, lasciando che la narrazione stop and go messa in piedi con l’aiuto di Diego Nuzzo ricostruisca il puzzle delle sue identità multiple: Clemente Maccaro, Clementino, Iena White. È un rapper atipico quello che si racconta, senza storie di violenza metropolitana, senza famiglie sbandate.
Quindi domani tutti al Chiostro del Convento Francescano di Avella per l’atteso incontro con Clementino e la consegna del Premio da parte delle associazioni organizzatrici della Festa dei libri e dei fumetti. L’incontro sarà presentato da Antonietta Gnerre e Riccardo D’Avanzo.