Questo quanto si legge in una nota congiunta delle categorie di Funzione Pubblica di Cgil e Cisl, che chiariscono:«Tutto ciò determina in maniera diffusa una condizione di difficoltà in cui operano i dipendenti che oramai da mesi non percepiscono con puntualità le competenze mensili. Diventa tutto molto più problematico quando ci si trova ad avere a che fare con responsabili politici degli enti, che dimostrano indifferenza alle problematiche delle loro amministrazioni e dei dipendenti ad esse afferenti. E’ sintomatico, in questa situazione l’atteggiamento tenuto dal Presidente della Comunità Montana Partenio- Valle Lauro che, per ben due volte si impegna, a deliberare in Giunta l’anticipazione per il pagamento degli stipendi e puntualmente viene meno alla parola data. Francamente non sono per niente scusabili tali operazioni che da un lato esasperano le condizioni già precarie in cui si trovano i dipendenti della Comunità Montana che, ad oggi, vantano quattro mesi di mensilità arretrate, e dall’altro dimostrano un profondo disinteressamento alle condizioni dell’Ente. Per questi motivi la Cgil e la Cisl Funzione Pubblica hanno proclamato lo stato di agitazione del personale, ed avviato con la Prefettura il procedimento per il raffreddamento del conflitto. Sarebbe auspicabile che tale personale politico, che si trova a gestire questo Ente, assuma una maggiore responsabilità nei confronti del proprio personale ed eviti di assumere atteggiamenti che non sono né giustificabile né più accettabili.
La politica dovrebbe aver capito che non è più possibile continuare ad operare, nella gestione della cosa pubblica con la sufficienza, che rasenta la irresponsabilità, dimostrata dal Presidente Biancardi. Confidiamo in un rapido e salutare ripensamento».