Come da Statuto dal 31 ottobre scadono le nomine dei membri del CdA e del Comitato Scientifico e ad anticipare la discussione in questi giorni, più volte, è stato il Segretario Generale Michele Amato che in diverse occasioni ha dichiarato: “Ho comunicato al sindaco e ai miei colleghi la rinuncia ad eventuali nomine ma rimango a disposizione per lavorare nelle commissioni, se vorrà il nuovo CdA. La mia decisione dopo due anni di lavoro intenso che ha portato a risultati soddisfacenti. Ringrazio tutti i colleghi e il presidente Antonio Larizza, il vicesindaco Acierno e il sindaco Biancardi e tutti i consiglieri del Comune di maggioranza e opposizione che mi hanno sempre dato fiducia e sostenuto. Io credo che questo organo debba esistere e funzionare, ma in modo diverso. La Fondazione l’ho sempre considerata come una Ferrari, talvolta ferma, talvolta senza carburante, talvolta veloce e qualche volta anche vittoriosa, ma come tutte le cose non esiste chiaramente la perfezione ma si può sempre migliorare per raggiungerla. Secondo me un modo per farlo è quello di fare spazio ad un nuovo CdA formato da persone competenti sul piano giuridico – amministrativo e contabile, equamente nominato da tutti i consiglieri in modo da non partecipare a nessun gioco politico fatto di calcoli e posizioni, formato da membri che siano in grado di procacciare fondi da destinare alla cultura ma sopratutto che siano presenti ed attivi, lo stesso vale per il Comitato Scientifico che spesso è risultato “fantasma”, insomma serve un “restyling” dell’ente. Chiaramente, a parte il carburante che non deve mancare mai, di straordinaria importanza è il motore che può essere rappresentato dalle Associazioni di Avella che, da sole, portano avanti un progetto ambizioso: aumentare ogni anno il numero di visitatori nella città archeologica, a loro bisognerebbe assegnare una commissione all’interno della Fondazione. E dopo questa mia importante esperienza portata al termine nonostante le difficoltà a differenza di chi è “fuggito”, mi impegnerò con un progetto tutto mio che partirà nel 2015 di nome A-Creative che punta a trasformarsi, un pò alla volta, in una cooperativa di servizi per Avella, la mia non è una fuga ma un cambio di rotta o una strategia se così la si vuol definire. Questa Fondazione va ricostruita bene, approfittando di questo pit-stop ed insieme, pezzo dopo pezzo, si… insieme. Andiamo avanti insieme ed uniti. Spero che venga recepito il mio messaggio e sopratutto accolto il mio suggerimento da parte del socio fondatore Comune di Avella”. E voi? chi vedreste bene nella nuova Fondazione?