II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A –
Dal Vangelo secondo Giovanni 2,1-12
Domenica scorsa abbiamo contemplato Gesù che si lascia battezzare nel fiume Giordano. Il Signore dell’universo si lascia immergere nella storia dell’umanità, la attraversa , cammina e annuncia la novità del Vangelo. La sua prima tappa in assoluto la vive in una famiglia. Nel contesto di un matrimonio Egli compie il suo primo miracolo. La famiglia è il primo e più grande pensiero di Dio, perché essa è il cuore della società e da essa dipende il bene del mondo.
Oggi, purtroppo, la famiglia vive un momento molto difficile. Per comprendere dove nasce il male che ha colpito la famiglia, si interrogano esperti, vengono scritti libri, articoli, si fanno interviste. Non ci si rende conto che il primo esperto della famiglia è proprio Dio ed è a Lui che ci si dovrebbe rivolgere. Infatti Dio, in principio, dopo aver creato tutte le cose, crea la famiglia.
Un altro particolare è che Dio, nell’Antico Testamento, si fa progressivamente conoscere dal popolo, presentandosi con un linguaggio ‘’matrimoniale’’. Si presenta come uno sposo o un fidanzato, come un padre o una madre. E ancora, quando Gesù viene sulla terra si consegna alla più piccola, povera e umile famiglia. Ed allora, quale è il messaggio di vita che il Vangelo di oggi vuole consegnarci nel racconto delle ‘’nozze di Cana?’’
Bisogna notare innanzitutto che l’evangelista Giovanni non parla di ‘’miracolo’’ ma di ‘’segno’’. Egli vuole che la nostra attenzione non si concentri sulla ‘’spettacolarità’’ del miracolo ma su ciò che vuole dire a noi: senza Dio la famiglia non è completa, essa infatti è stata creata come luogo perché Dio si manifesti e si faccia conoscere. I genitori manifestano la loro maturità solo se si sentono espressione della paternità e della maternità di Dio. Se i genitori avessero questa unica preoccupazione si eviterebbe tanta frivolezza che porta, inevitabilmente, a tante disavventure e sbandamenti dei figli.
Un genitore un giorno affermò: ‘’Non abbiamo dato niente ai figli, se non abbiamo dato loro i valori per cui valga la pena vivere’’. Il Vangelo ci fa notare come Maria intercede presso il Figlio, sempre con tanta discrezione: ‘’Fate quello che Lui vi dirà!’’ Bisogna seriamente iniziare a puntare tutto su Gesù Cristo, a fare solo ‘’ciò che Lui ci dice!’’. Avremo famiglie felici per un mondo felice! Auguro l’armonia in tutte le famiglie!
Don Giuseppe Parisi