10 DOMENICA PER ANNUM ANNO C. Dal Vangelo secondo Luca 7,11-17
Nel fatto narrato dal Vangelo, Gesù si trova alla porta di un villaggio e vede passare un corteo funebre di un giovanissimo. Gesù si rivolge alla madre e dice: ‘’non piangere!’’. Questo atteggiamento indica la compassione di Gesù rispetto a questa esperienza di dolore e di grande sofferenza. Il Signore manifesta solidarietà e vicinanza, dona consolazione e pace a qualsiasi uomo che vive nella prova, anche se Egli probabilmente non risolverà la situazione. D’altra parte, con il suo condividere la sofferenza, si propone come motivo di luce e di pace. Gesù infatti fa risuscitare il giovinetto per indicare che solo in Lui possiamo trovare la vera vita nel dono della speranza. Una speranza che non ci porta a guardare solo lontano, quando un giorno raggiungeremo la pienezza dell’eternità, ma che ci permette di godere del Suo dono di grazia già in questa vita nella prospettiva della vita senza fine. Chi incontra Gesù, dunque, ‘’vive veramente’’ perché ‘’vive nella speranza’’ e rimane consolato anche nella malattia, nel lutto e nella delusione. Un giorno, un giovane brillante, studente di ingegneria, perse improvvisamente la vista. Dovette cambiare facoltà, si iscrisse a giurisprudenza e si laureò in legge. A Lourdes parlando durante una via Crucis esclamò: ‘’ O Gesù, quando sei passato durante la processione Eucaristica ho sentito una voce che gridava: Signore fammi riacquistare la vista! Ma io ti dico o Signore: non farmi riacquistare la vista! Perché da quando non vedo più con questi occhi del corpo, si sono spalancati gli occhi dell’anima e tanta luce mi ha invaso il cuore, tutta la mia vita. Non vorrei perderla! Questa è la vera fede!