DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A –
Dal Vangelo secondo Matteo 11,2-11
In questa domenica il sacerdote può indossare la casula color rosaceo. In seguito alla riforma del 1969 il rosa, infatti, è divenuto facoltativo. Oggi, come in passato, può essere utilizzato durante le celebrazioni della Domenica Gaudete (la terza domenica del tempo di Avvento) e della Domenica Laetare (la quarta domenica del tempo di Quaresima). Queste domeniche sono infatti considerate una breve sosta nel cammino di penitenza e di attesa che i tempi richiedono, con la possibilità anche di interrompere il lungo digiuno. Il colore si collocava infatti a metà fra il violaceo, simbolo di penitenza, e il bianco delle celebrazioni di festa. Incontriamo il grande Giovanni il Battista, solo, rinchiuso in un carcere disumano, un luogo orrido. Nel carcere vive una prova di fede che lo avvicina ancora di più a Dio: il Messia che lui aveva annunciato e che era venuto nel mondo, non era esattamente come Giovanni lo attendeva. Per questo invia i suoi discepoli a chiedere a Gesù: ‘’sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?’’ . La risposta di Gesù lo lascia sicuramente sorpreso: ‘’… ai poveri è annunziata la buona novella e beato colui che non si scandalizza di me’’. Chi si mette alla ricerca di Dio, si aspetti sempre qualche sorpresa: Dio non sarà mai come noi l’aspettiamo. Dio non possiamo immaginarlo e non possiamo farlo essere come noi vogliamo. Dio lo si incontra solo nell’umiltà della fede, lasciandosi condurre da Lui per strade che noi nemmeno avremmo mai immaginato! Gesù viene non platealmente ma nel nascondimento, prendendo l’ultimo posto. Giovanni attendeva il Messia politico, col volto severo e col ventilabro in mano. Nella domanda del battista c’è il dramma di chi non riesce a capire, ma c’è anche l’umiltà di chi si lascia guidare. E noi? La nostra fede? Questo è tempo di verifica e di verità. Mettiamoci seriamente in discussione e rendiamo vera la nostra amicizia con il Signore. Auguri a tutti di una benedetta domenica, inizio di una vita nuova nello Spirito.
Don Giuseppe Parisi