QUINTA DOMENICA DI PASQUA ANNO A Dal Vangelo secondo Giovanni 14,1-12
Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che vuole infondere pace e speranza nel cuore turbato degli apostoli per la imminente Ascensione del Signore al cielo. Tommaso gli fa un’osservazione e gli dice: ‘’Signore non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?’’. E ancora Filippo gli chiede: ‘’Mostraci il Padre e ci basta’’. Gesù dà una risposta che ha il sapore del rimprovero: ‘’Da tanto tempo sono con voi e non avete ancora capito?’’ Gesù manifesta delusione perché gli apostoli non hanno ancora capito la Sua divinità! Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi, il Dio fatto uomo! Qualcuno potrebbe pensare che il tutto, allora, è diventato più facile. I problemi non ci saranno più, tutto è finalmente risolto. Ma non è così! Già la prima lettura ci presenta una Chiesa dove nascono contese, problemi, difficoltà, ambiguità. Una Chiesa caratterizzata anche dal male e dal peccato. Ma tutto ciò non deve assolutamente scoraggiare, anzi deve spingere alla speranza: ‘’Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me’’. Gesù lega la paura alla mancanza di fede. Egli chiede, dunque, di avere coraggio, che non è assenza di paura, ma ‘’presenza’’ della fede che spinge ad affrontare le situazioni nonostante, appunto, la paura. Lo stesso giudizio Gesù pronuncia quando, durante la tempesta sul lago, gli Apostoli lo svegliano spinti dalla paura. Egli li rimprovera dicendo: ‘’perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?’’ Anche noi oggi avremo tantissimi motivi per aver paura, ma la nostra speranza nasce dalla convinzione che con Dio non è mai possibile perdere. Il problema allora è camminare con Lui! Siamo in cammino e questo cammino deve essere caratterizzato dalla responsabilità di fare scelte e prendere decisioni, lasciandosi illuminare dalla Parola che salva. Cristo, dunque, è la Via che ci porta alla Verità e la Verità è Dio e fare esperienza di Dio significa Vita. Auguri di speranza e di luce.
Don Giuseppe Parisi