BATTESIMO DI GESU’ ANNO B – Dal Vangelo secondo Marco 1,7-11
Abbiamo celebrato il mistero del Natale del Signore. In questi giorni siamo ritornati a Betlemme perché è urgente riguardare e riascoltare la più grande lezione del Signore. Oggi celebriamo il Battesimo di Gesù al fiume Giordano. Questo Battesimo non è uguale al battesimo che riceviamo noi, dono di Gesù morto e risorto. Il Vangelo di oggi ci porta lungo il Giordano e ci presenta Giovanni, ormai adulto, che battezza e aspetta e si prepara e prepara il cuore della gente al tanto atteso incontro con Cristo.
Dio viene! Ma perché viene? Dice Giovanni: ‘’Io vi battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo’’.
Gesù è venuto per dare lo Spirito Santo, cioè è venuto per cambiare i nostri cuori, mettendo in essi l’amore di Dio.
Con il battesimo Dio si lascia immergere nella nostra vita e noi veniamo immersi nella vita di Dio. Non a caso la parola battesimo significa ‘’immersione’’.
Diventiamo una sola cos con Lui e veniamo resi partecipi della Sua morte e risurrezione. Come Gesù è morto ed è risorto anche noi moriremo e risorgeremo insieme a Lui. San Polo direbbe: ‘’Sia che viviamo, sia che moriamo noi siamo del Signore’’; ‘’eredi di Dio, coeredi di Cristo’’. Questa è la nostra fede, questa è la nostra speranza, questa è luce che ci viene donata!
Non riceviamo, dunque, ‘’un’’ dono ma ‘’il’’ dono che è a fondamento di tutta la nostra esistenza.
E come si presenta Gesù lungo le rive del Giordano?
Il Vangelo ce lo presenta come uno che si mette in fila con i peccatori e aspetta il suo turno. Non rivendica il primo posto o un chissà quale privilegio. Addirittura chiede a Giovanni di essere battezzato e l’obiezione di quest’ultimo la conosciamo tutti! Ma Gesù insistette!
Questo è il nostro Dio, così fa Dio! Non a caso Giovanni usa una immagine singolare per presentarlo: ‘’Ecco l’agnello di Dio!’’
Il Battesimo lungo le rive del Giordano è in continuità con la semplicità e l’umiltà della grotta di Betlemme.
Dio è coerente! Non poteva accadere diversamente.
Ma il discorso ora si trasferisce a noi. Come dicevamo prima con il Battesimo Cristo vive dentro di noi e, dunque, noi siamo chiamati a percorrere la Sua strada.
Ecco allora la domanda di questo giorno: sono cristiano di nome o anche con la vita? E’ un esame di coscienza che dobbiamo fare costantemente.
Il Battesimo che viene ricevuto da bambini deve ricevere una conferma nell’età adulta. Mai dare per scontato l’essere cristiani solo perché si è stati battezzati.
Il Battesimo deve portare inevitabilmente a una vita nuova vissuta nell’AMORE fino all’ultimo respiro. Amare sempre! Sempre!
Don Giuseppe Parisi