QUARTA DOMENICA DI AVVENTO – ANNO B – Dal Vangelo secondo Luca 1,26-38
Fra pochi giorni celebriamo il Santo Natale, Gesù viene in mezzo a noi e si presenta come il Figlio di Dio! Quali sono gli atteggiamenti giusti per poter ripensare il Suo Natale? La strada migliore è Maria perché è proprio lei la strada che Dio ha scelto per venire in mezzo a noi.
Maria è una creatura straordinaria ed è da sempre apparsa l’ideale di donna perché il Signore potesse realizzare il suo disegno di salvezza.
Maria è seria, crea un rapporto con Dio veramente profondo sul quale si basa tutta la sua vita.
Non è frivola, non ha interessi vuoti che non danno nulla ma è capace di silenzio, di raccoglimento, di meditazione: legge la vita in profondità.
E noi? Chi rivive il raccoglimento di Nazareth? Chi sa crearsi spazi di deserto per stare da solo con Dio? Chi è capace di capire i segni della volontà di Dio negli avvenimenti di ogni giorno?
Maria conosceva le Scritture. Infatti, bastarono pochi riferimenti dell’angelo per capire tutto ciò che stava accadendo.
Chi di noi oggi ha tempo per conoscere le scritture?
Quale cristiano oggi legge assiduamente le Scritture lasciandosi formare dalla sapienza che viene da Dio? Quale famiglia oggi prega con il Vangelo e sente come suo primo dovere l’impegno di guidare i figli alla conoscenza delle Scritture? La vita della famiglia sarebbe più limpida se desse più tempo alle Scritture e meno tempo, per esempio, alla televisione.
Maria è consapevole della sua piccolezza ed è animata da una santa curiosità: ‘’Come accadrà questo? Io non conosco uomo’’. Maria non mette in dubbio niente, ma vuole capire la volontà di Dio perché vuole viverla fino in fondo.
Quante volte noi seguiamo la volontà di Dio finché ci fa comodo o fino a quando coincide con la nostra volontà. Maria invece sa che la grazia è un dono e non dipende mai da noi. Senza Dio non può fare nulla ecco perché si mette nelle sue mani proclamandosi sua serva.
Ormai il tratto di strada che ci porta al Natale è diventato veramente brevissimo: ritroviamo il silenzio, preghiamo con la Scrittura, riconosciamoci piccoli e mendicanti di una gioia che solo Dio può donare.
Vivere la gioia di Dio … è veramente Natale.
Don Giuseppe Parisi