a cura di Francesca Grassi
Venerdì 17, data legata a sciocche superstizioni del nostro Paese che ne fanno un giorno infausto e negativo. Questa volta il mito è stato sfatato e la giornata ha dato risultati inaspettati nonostante gli ostacoli posti da Caronte e Beshaba.
Ore 10:00: incontro i miei clienti ad Avellino Ovest e li accolgo con un omaggio floreale offertomi da Geofarm e un cadeau dionisiaco. Il contatto con Mr. e Mrs. Muraski è stato, fin dall’inizio, improntato sulla cordialità e il reciproco rispetto, dettati da una verve e da una sottile ironia che ci hanno permesso di instaurare un rapporto amichevole. Il tour prevedeva una visita al Santuario di Montevergine ma la volontà di Mr. Muraski di andare alla ricerca del proprio passato irpino ha avuto il sopravvento e ha lasciato nel mio cuore una profonda gioia e una lieve sfumatura di malinconia quando ho potuto constatare la sua commozione nello stringere tra le mani documenti che testimoniavano l’impronta lasciata dai suoi cari in queste terre.
Così ci siamo recati al cimitero di Atripalda dove, con l’aiuto del custode, siamo risaliti alle sepolture di uomini e donne che, in qualche modo, avevano un legame con la famiglia. In seguito ci siamo diretti a Santo Stefano del Sole: qui siamo rimasti positivamente colpiti dall’accoglienza e la disponibilità della popolazione indigena che ha da subito manifestato la volontà di aiutarci, coinvolgendo l’ufficio anagrafe e i cittadini più vetusti la cui memoria è valsa più di ogni moderno mezzo di tecnologia. Altra tappa, il comune di Cesinali: all’ufficio anagrafe ci imbattiamo in una persona squisita che recupera con zelo e passione registri del 1804. L’emozione a questo punto raggiunge l’apice: avere tra le mani un pezzo di storia significava dare un senso al nostro presente e cercare la giusta direzione per il futuro!
Giunta l’ora di pranzo accompagno i signori al ristorante Hermanos ad Avella: la qualità del cibo, del servizio e della location soddisfano a pieno le loro esigenze. L’intero pomeriggio viene dedicato alla visita dei siti della cittadina della bassa Irpinia: Antiquarium, Tombe Romane e il magnifico Anfiteatro lasciano a bocca aperta. Per concludere nel migliore dei modi la giornata non poteva mancare l’assaggio delle specialità della rinomata pasticceria Pesce, sinonimo di eccellenza del territorio e di artigianalità.
Questo insolito tour mi ha resa orgogliosa delle mie origini e felice di aver conosciuto persone in grado di capire che il legame con la terra natìa va al di là del mero tempo speso nell’ ozio.
L’INSOLITO TOUR
