Domani 30 dicembre presso il teatro Biancardi alle ore 20,30 con ospiti d’eccezione del campo della musica e della canzone neomelodica, si parlerà di legalità e solidarietà. Non uno spettacolo musicale, ma un incontro -dibattito sul mondo adolescenziale, quale spettatore e fruitore dei messaggi che i neomelodici attraverso le loro esibizioni vogliono lanciare in positivo. Inoltre Stefano Sanseverino presenterà il suo lavoro discografico. Durante la serata ci saranno tantissimi artisti della canzone napoletana.
La legalità si fonda sull’uguaglianza. «Non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che dovranno tenere in tale onore le leggi da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate». Sono parole di don Lorenzo Milani. Parole che a distanza di tanti anni non cessano di scavare nella nostra coscienza, richiamandoci al senso di una legalità che è sempre un mezzo, mai un fine. Il fine è la giustizia sociale.
Ideato da FRANCESCO SANSEVERINO, noto a tutti come Sansone, questo appuntamento non vuole essere una serata solo di musica e canzoni, ma un richiamo sulle problematiche che ci attanagliano quotidianamente, gli ospiti della serata saranno personaggi del settore musicale, della società ed esperti che si occupano di legalità. Ovvio che l’ospite della serata sarà il nostro bravissimo STEFANO SANSEVERINO, oltre che compaesano, un ragazzo che si è distinto per le sue capacità artistiche, ma soprattutto umane. Presenterà la serata il bravissimo MARIO GUIDA con ospiti del calibro MIMMO TAURINO ed altri.
Ecco perché non possiamo parlare di legalità senza porre prima la questione dell’uguaglianza. Una legalità senza uguaglianza – dei diritti e dei doveri, dei cittadini di fronte alla legge – mina il legame sociale e accentua le distanze culturali ed economiche. È l’uguaglianza il fondamento della legge, non viceversa. La legge viene dopo le persone e deve essere per tutte le persone. Solo così, riconoscendole e responsabilizzandole, essa diviene anche voce della loro coscienza.