Il 12 e 13 marzo 1993 presso l’ex cinema sala azzurra di Avella il Gruppo Archeologico Avellano e la Pro Loco Abella, coordinati dal Prof. Pietro Luciano, presentarono un lavoro nel corso di una manifestazione-studio. In quel occasione fu proiettato il film “Morte di un matematico napoletano” del regista Martone e fu presentato il volume “Renato Caccioppoli l’enigma”. Renato Caccioppoli, nasce a Napoli il 20 gennaio 1904. Le sue radici sono anche avellane se così si può dire , in quanto il nonno prof. Domenico Caccioppoli è morto ad Avella dove spesso risiedeva in Via Carmignani (attuale Via Carmignano) inoltre sposò l’avellana Maria Borzelli , entrambi sono sepolti ad Avella. Caccioppoli nel 1925 , con il massimo dei voti , a soli 21 anni si laurea in matematica e tra il 1925 e il 1930 ottenne la libera docenza , pubblicò una trentina di opere fino ad ottenere la cattedra universitaria . Successivamente divenne direttore del “Giornale di analisi matematica” oltre ad ottenere numerosi premi e riconoscenze. Caccioppoli muore suicida a Napoli l’8 Maggio del 1959. Il giornalista Piero Antonio Tomma nel libro “Renato Caccioppoli l’enigma” lo racconta come “pazzo , anarchico , ubriaco , partigiano della pace , comunista dissenziente, pianista e musicista eccezionale, nottambulo, poliglotta, ed esperto di letteratura”. La gente lo chiamava “O’genio”. Lo scorso gennaio il giornalista Francesco Busco si è recato ad Avella per ottenere informazioni sul luogo dove trascorse parte della sua infanzia, proprio a casa dei nonni. Il giornalista è stato accompagnato dall’ex direttore della biblioteca Nicola Montanile e dal responsabile dei servizi turistici Michele Amato nel quartiere San Romano, tra via Capella, vico Borselli e Via Carmignano dove , si presume , sia ubicata la casa dei nonni di Caccioppoli, oggi occupata da altri proprietari. Francesco Busco ha raccolto numerose notizie e testimonianze di Caccioppoli nel sito napoliapiedi.it.