Agricoltori sconsolati: “Le piogge di fine agosto e settembre hanno definitivamente compromesso il raccolto.” I noccioleti della Bassa Irpinia hanno subito un colpo durissimo. Le forti piogge di fine agosto, seguite da quelle settembrine, hanno ormai reso irreversibile il danno: il raccolto è compromesso. Più del 40% della produzione di nocciole è di pessima qualità per il marciume, e per gli agricoltori locali la stagione si sta chiudendo con una pesante battuta d’arresto.
L’acqua accumulata nelle ultime settimane ha reso il terreno impraticabile, impedendo non solo la raccolta in tempo utile, ma anche compromettendo la qualità del prodotto ancora sugli alberi. Le continue piogge hanno creato le condizioni perfette per la proliferazione di muffe peggiorando ulteriormente la situazione.
“Il danno ormai è fatto,” affermano gli esperti locali. “L’umidità costante ha compromesso non solo la quantità, ma anche la qualità delle nocciole rimaste.”
Le macchine agricole, già in difficoltà a causa del terreno fangoso, non sono più in grado di procedere con le operazioni di raccolta. I produttori della Bassa Irpinia, che fino a qualche settimana fa speravano in un recupero parziale, si trovano ora davanti a un quadro desolante: le erbe spontanee cresciute grazie all’umidità e il degrado delle piante causato dall’eccesso d’acqua hanno reso impossibile qualunque intervento di recupero e quelle rimaste molte sono marcite.
La stagione 2024, che sembrava promettente a inizio anno, è ormai considerata una delle peggiori per i noccioleti della zona. La perdita economica è significativa e le previsioni per l’anno prossimo sono incerte. Gli agricoltori stanno ora facendo i conti con una situazione che non presenta soluzioni immediate, sperando in un miglioramento delle condizioni meteo almeno per la fase finale della stagione agricola.
“Quello che ci serviva erano settimane di sole e tempo stabile, ma ormai il danno è irreparabile,” dichiarano sconsolati i produttori locali. La speranza è che per il futuro si possano trovare soluzioni per gestire meglio le piogge intense che stanno diventando sempre più frequenti.