Il Sindaco Biancardi ha pienamente ragione quando asserisce che il sottoscritto è abituato alle aule dei tribunali, ma volevo ricordargli, cosa peraltro ben nota a tutti, che dalle vicende giudiziarie che mi hanno interessato nel passato sono uscito indenne, pulito e risarcito.
Purtroppo gli devo confermare che attualmente ho ancora diverse vertenze che interessano la magistratura; esse sono riferibili ad una barca di mia proprietà ma intestata ad altri, a società riconducibili a me ed intestate a cosiddette “ teste di legno”, ad una polizza fideiussoria falsa, al mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione e ad un fabbricato abusivo, con tanto di perizia giurata falsa.
Sottolineo, però, che fino a prova contraria decretata dalle autorità competenti sussiste la presunzione di innocenza, per cui potrò essere additato come colpevole soltanto quando verrò giudicato e condannato da chi di dovere.
Tuttavia, nonostante queste mie pendenze con la giustizia, c’è l’evidenza che gli elettori, in maniera assolutamente libera e disinteressata, hanno voluto concedermi la possibilità di risiedere sulla casa comunale e di ricoprire un ruolo istituzionale.
Stefano Gentile, Avella Nuova.