L’ennesimo e spietato fatto di sangue che si è verificato nel baianese è ormai un segnale chiaro e forte per le forze dell’ordine, occorre intervenire e porre rimedio. Tre omicidi nel giro di meno di un anno sono troppi per un territorio che messo tutto insieme è grande poco più di una piccola città. Il baianese sta rappresentando per la criminalità organizzata un terreno fertile, è facile infiltrarsi negli affari economici di un territorio che fino a pochi anni fa era un isola felice. La gente inizia ad avere paura, non è più tranquilla. L’omicidio dell’ing. Francesco Basile ha poi destato una incredulità tale al punto di chiedersi ma cosa sta succedendo. Persona stimata da tutti in paese, Avella, città di adozione, infatti proviene dalla vicina Cimitile sposato ad Avella, da un felice matrimonio sono nati tre figli, un maschio e due donne. Una vita di lavoro spesa per la sua famiglia, iniziava la sua attività negli anni settanta come imprenditore nella realizzazione degli impianti termoidraulici, per poi passare con il boom economico degli anni 80 e 90 nel settore edile. Molti i parchi e le costruzioni da lui realizzati nel mandamento e anche in altre località del nolano, ma soprattutto era una persona perbene, rispettoso con tutti. Il destino ha voluto che venisse freddato dinanzi ad un edificio in costruzione che stava realizzando a Sperone in via Subaiano. Adesso tocca alle forze dell’ordine, ai magistrati, dare quel senso di tranquillità ad una comunità scossa ed impaurita dall’ennesimo fatto di sangue.