Carabinieri della Compagnia di Baiano, nell’ambito dei predisposti servizi di controllo del territorio anche in aree montane, finalizzati al contrasto dei reati in genere, hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria tre persone ritenute responsabili di esercizio abusivo di cava.
In particolare, i militari della Stazioni di Avella rilevavano un inspiegabile movimento nei pressi di una cava per estrazione di materiale inerte, che sapevano sottoposta a prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria con divieto di attività estrattiva: i sospetti trovavano conferma allorquando notavano uscire dalla citata area, due autoarticolati con un enorme carico di materiale inerte (successivamente quantificato in circa 120 tonnellate).
Un successivo e più approfondito controllo permetteva di accertare l’illecita attività posta in essere, in violazione al divieto imposto.
Alla luce delle evidenze emerse, per due uomini del mandamento Baianese e per uno della provincia di Napoli, con specifici ruoli di responsabilità nella gestione della cava anche in relazione al divieto di estrazione vigente, scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Grazie all’intervento dei militari l’attività di estrazione abusiva è stata interrotta, venendo così ripristinato il rispetto delle disposizioni impartite con l’apposito provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria.