E’ andato in scena, per la prima volta in occasione del Napoli Teatro Festival, il romanzo di Nicola Pugliese giornalista e scrittore napoletano vissuto per alcuni anni all’ombra del castello di Avella dove è stato ben accolto e apprezzato dagli “amici del Pasquino” noto punto di ritrovo nel centro storico, dove spesso viene ricordato. E proprio i suoi amici avellani hanno assistito all’inedita messa in scena del romanzo, il regista non poteva che non essere il fratello Armando Pugliese che dopo la ripubblicazione della Tullio Pironti (casa editrice) e quest’ultima rappresentazione teatrale, sottolinea quanto sia importante rendere giustizia al romanzo,spesso dimenticato. Ad interpretare “Malacqua” la compagnia del Teatro Città di Catania, il regista Armando Pugliese afferma che non è stato molto facile “teatralizzare” il romanzo del fratello, forse avrebbe preferito che si scrivesse un film. L’avellano e amico Alfonso Cessari ha così commentato la due giorni dedicata al Pugliese scrittore: “Emozioni, percezioni, sensazioni, suggestioni: dal capolavoro di Nicola Pugliese alla prima teatrale del fratello Armando, che per sua stessa ammissione preferisce vedere, in Malacqua, più che un romanzo, una lunga poesia in forma di prosa. E lo spettatore percepisce l’afflato poetico del testo, con i personaggi che raccontano, e si raccontano e con il girovagare attraverso i pensieri del protagonista: il giornalista. Le quattro giornate di pioggia di Malacqua, con le suggestive scene filmate che fanno da sfondo in un Politeama gremito ed attento alla interpretazione dei giovani attori, vanno quasi a coincidere con altri eventi attuali legati alla pioggia : metropolitana allagata, linea due sospesa , bomba d’acqua a Fuorigrotta, un albero che cade su due macchine, avvenuti l’altro giorno, per non dimenticare il palazzo alla Riviera di chiaia ed altre frane recenti. Questa attesa di un evento straordinario , che Nicola Pugliese collega alle quattro giornate di pioggia del romanzo, ci raffigurano un popolo napoletano che in realtà non vuole che succeda niente? Eppure la prima teatrale e mondiale di Malacqua sembra intrecciarsi con i destini complicati di una Napoli che, con un vicesindaco dimissionario, tra poco rischia di trovarsi con un sindaco sospeso ed un Presidente di Regione che avrà un partenza molto difficile e legata ad un filo. L’affresco che dipinge Armando Pugliese nella sua opera teatrale (accompagnata da musiche di Piovani) approda alla fine verso la speranza, quella speranza che l’amico Nicola cercava di infondere ai suoi interlocutori di Avella, depressi e delusi in un paese a volte senza sbocco : pur nelle sue amare e pessimistiche considerazioni che si possono attingere da quel capolavoro di Malacqua , noi ricordiamo il Nicola Pugliese che approda alla speranza, che infonde speranza e cerca di attivare i suoi amici di Avella, e la sua scomparsa prematura ce lo fa ancora rimpiangere ,e sentiamo ancora la sua mancanza”. (Michele Amato)