Ci sono trenta Comuni della Campania in cui, negli ultimi 15 giorni l’incidenza di contagi preoccupano particolarmente e suggerirebbero l’esigenza di misure più restrittive per arginare il Coronavirus e tutto ciò che comporta: contagi su contagi e aumento dei ricoveri in degenza ordinaria e terapia intensiva. Di questi, 16 comuni sono nella provincia di Napoli, soprattutto nella zona del Nolano, del Vesuviano, della Penisola Sorrentina e Napoli Nord. Altri 7 sono a Caserta, quattro sono nel Salernitano e poi due ad Avellino e uno a Benevento. Tra i primi posti Visciano e Avella.
Ecco l’elenco completo
Visciano (provincia di Napoli)
Avella (provincia di Avellino)
Cervino (provincia di Caserta)
Sant’Egidio del Monte Albino (provincia di Salerno)
San Prisco (provincia di Caserta)
Massa Lubrense (provincia di Napoli)
San Marco Evangelista (provincia di Caserta)
Sparanise (provincia di Caserta)
Torre Annunziata (provincia di Napoli)
Eboli (provincia di Salerno)
Atripalda (provincia di Avellino)
Casapulla (provincia di Caserta)
Santa Maria la Carità (provincia di Caserta)
Marigliano (provincia di Napoli)
San Marzano Sul Sarno (provincia di Salerno)
Boscotrecase (provincia di Napoli)
Meta di Sorrento (provincia di Napoli)
Montesarchio (provincia di Benevento)
Villa Literno (provincia di Caserta)
Torre del Greco (provincia di Napoli)
Poggiomarino (provincia di Napoli)
Pimonte (provincia di Napoli)
Gragnano (provincia di Napoli)
Portici (provincia di Napoli)
Massa di Somma (provincia di Napoli)
Scafati (provincia di Salerno)
Somma Vesuviana (provincia di Napoli)
Pompei (provincia di Napoli)
Castellammare di Stabia (provincia di Napoli)
Qualiano (provincia di Napoli)
Nei giorni scorsi l’osservatorio indipendente Gimbe aveva già classificato la Campania fra le zone con criticità (dopo diverse settimane in area non a rischio). E venerdì 12 febbraio l’Istituto superiore di sanità nel suo settimanale monitoraggio potrebbe riclassificare la posizione della nostra regione rispetto ai parametri fissati dall’ultimo Dpcm che al momento ci vede in area gialla (minime restrizioni) e che ora invece, con l’ipotesi di impennata dell’Rt, indice di contagiosità, potrebbe vederci ripiombare in zona arancione. (Fonte Fanpage)