L’incendio sulle montagne del Baianese di ieri è solo l’inizio e siamo ancora a Gennaio, le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi.
Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l’asportazione dello strato di terreno superficiale.
Come fermare questa piaga e uscire finalmente dall’emergenza?
Sono state attuate attività di previsione e prevenzione dalle comunità montane e dai comuni?
Hanno applicato la”Legge-quadro 352 in materia di incendi boschivi”?
I comuni e le comunità montane devono eliminare a monte la possibilità di speculare sulle fiamme con controlli mirati, fermando così gli incendi dolosi, che nelle nostre zone rappresentano il 90% delle cause dei roghi, combattendo una lotta agli incendi a 360° da realizzare durante tutto l’anno, come prevede la legge, che ancora oggi disattesa da parte delle amministrazioni comunali, che hanno invece in questa “battaglia” un ruolo fondamentale, strategico e insostituibile.