“Abbiamo bisogno di distendere i rapporti tra Unione Europea e Russia e facilitare, così, il dialogo con un partner fondamentale, sia sotto l’aspetto commerciale ed economico che da un punto di vista prettamente politico. Siamo troppo legati da secoli di storia comune per poter accettare un contesto di divisione come quello attuale”.
Così Aldo Patriciello, eurodeputato del Ppe e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia, al termine della due giorni di incontri a Mosca dove, insieme alla delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, ha incontrato le principali autorità istituzionali per fare il punto della situazione sullo stato delle relazioni tra Federazione Russa ed Unione Europea. La delegazione, composta anche dal capogruppo di Fi all’Eurocamera, Elisabetta Gardini, da Alessandra Mussolini e Stefano Maullu, è stata ricevuta dal Presidente della Duma, Sergey Naryshkin, e dal Presidente della Commissione Affari esteri del Parlamento moscovita, Alexey Pushkov: colloqui in cui si è discusso principalmente delle sanzioni economiche attualmente in vigore e del ruolo dei Parlamenti nazionali nella promozione della sicurezza internazionale.
“La dimensione storica, politica ed economica di un partner strategico come la Russia credo debba essere alla base di ogni ragionamento che riguardi il suo rapporto con l’Unione Europea”, ha dichiarato Patriciello. “L’ostilità di alcuni Paesi che cercano di rendere tesi i rapporti con Mosca per sanare antichi torti del passato è, a mio avviso, una strategia miope che rischia di condizionare troppo ogni decisione sull’imposizione o meno delle sanzioni al Governo russo. Certamente esistono punti di forte disaccordo con Mosca e abbiamo tutto il diritto di esprimerli con chiarezza. Non per questo, però, bisogna riportare le lancette indietro nel tempo”.
Al centro del dibattito il tema delle sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea a seguito dell’aggravarsi della crisi Ucraina ed il loro impatto sull’esportazione dei prodotti italiani: un argomento che è stato ampiamente affrontato nel corso degli incontri avuti con l’Ambasciatore italiano a Mosca, Cesare Maria Regaglini, e con Pier Paolo Celeste, Direttore dell’Istituto per il Commercio Estero.
“Credo che prolungare oltre misura le sanzioni non avrebbe senso”, ha spiegato Patriciello. “Possiamo dialogare con i nostri partner russi senza per questo penalizzare eccessivamente le nostre aziende e, quindi, la nostra economia. Stiamo parlando – ha proseguito l’eurodeputato azzurro – di un Paese, la Russia, di 142 milioni di abitanti e che rappresenta un mercato strategico non solo per il Made In italiano ma per l’intera economia europea, da quella agroalimentare a quella meccanica, passando per il manifatturiero: tutti settori, è bene sottolinearlo, in cui l’Europa rappresenta il partner commerciale n. 1 di Mosca”
Ricordando che le sanzioni nei confronti della Russia “dureranno fino al giugno 2016”, Patriciello si dice convinto circa “la possibilità di procedere ad una loro modifica già a gennaio”, nell’ambito del processo di revisione previsto per l’inizio del 2016. “Come delegazione del Parlamento europeo – ha detto – ci impegneremo a fondo nel tentativo di far comprendere che il sistema delle sanzioni è un arma a doppio taglio. C’è bisogno di alleggerirne il peso in alcuni ambiti specifici come, ad esempio i nostri prodotti Doc, Dop e Igp, fiore all’occhiello dell’eccellenza agroalimentare italiana”.