Circa 25 principesse Sabato 21 dicembre arriveranno nella cittadina di Sirignano presso il Castello dei Principi Caravita per la finale nazionale del concorso “Una Miss per il Regno delle due Sicilie 2019”. Il concorso espressamente dedicato alla bellezza femminile del Sud, sia nel campo artistico che nel campo attitudinale.
La manifestazione sarà ufficialmente presentata Sabato 21 dicembre alle ore 11.30 presso la sala del consiglio comunale di Sirignano, con la presenza del sindaco Raffaele Colucci e dal padron il regista cinematografico e televisivo Massimo Civale.
Anche quest’anno come spiega il regista sarà la realizzazione di un telefilm diretto da Nando De Maio dal titolo Il Mistero del Castello, durante le riprese saranno coinvolte le partecipanti alla manifestazione.
Lo spettacolo sarà condotto della bellissima cantante .conduttrice Teresa Moccia e dal Coreografo –ballerino Carmine Rullo e la partecipazione della vocalist e attrice Marcia Sedoc (Cacao Meravigliaoo) la cantante Miry Viscioni, il tenore Antonio Guida, Le coppie di Ballo dell‘Associazione Culturale di Danza storica *Passi e Note*, la stessa persegue lo studio, la rivalutazione e la divulgazione della danza nelle forme assunte attraverso i tempi con particolare riferimento al ballo sociale considerato non come fenomeno isolato fine a se stesso ma risultante espressiva dipendente da un più ampio continuum socio culturale dove convenzioni sociali, danza,musica, moda, teatro,pittura si intrecciano, influenzandosi a vicenda, la giuria sarà capitanata dal Presidente dei Comitati delle Due Sicilie prof. Fiore Marro, dall’attore Tony Palma,dal produttore di Cinebooking.com di Film e Spot pubblicitari Gianfranco De Rosa, dallo storico Carlo Capezzuto, dal Sommelier Giovanni de Silva la vincitrice del concorso Ragazza Cinema Ok 2019 Alessandra Santonocito e tanti altri ospiti dello spettacolo, cinema, televisione e moda.
Un evento di bellezza per ricordare la vera storia del Regno: nel 1815 Ferdinando I unificò il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia in un unico stato che fu chiamato Regno delle Due Sicilie. Fondamentali per la vera ricostruzione storica dell’unità d’Italia sono il periodo di regno di Ferdinando II, e quello del giovane Francesco II. Sui Borbone sono stati raccontati moltissimi aneddoti, per lo più tendenti solo a denigrarli allo scopo di ingannare l’opinione pubblica e di giustificare l’aggressione al Regno delle Due Sicilie. Indubbiamente la nazione duosiciliana, contrariamente a quello che ancora oggi si continua a leggere nei libri di storia, acquistata nuovamente la sua indipendenza, ebbe con i Borbone il suo periodo più splendido e più significativo. Eppure la storia è stata a tal punto mistificata che ancora oggi “borbonico” è sinonimo di inefficienza e di retrivo. Molti scrittori, inoltre, hanno raffigurato la situazione dei Territori Duosiciliani “dopo” che vi era stata la devastazione piemontese, attribuendo all’amministrazione borbonica le pessime condizioni sociali ed economiche in cui erano state ridotte le Due Sicilie a causa dell’aggressione savoiarda. Il fatto più spregevole è che tali menzogne, pervicacemente avallate da uno Stato che si definisce “italiano”, cioè di tutti i popoli della penisola, sono insegnate come storia ufficiale ai nostri figli, i quali si formano in un culto che, non solo non è il nostro, ma che è stato creato proprio contro di noi Duosiciliani. Ma la storia, come si vedrà in seguito, è soprattutto narrazione di avvenimenti, che nella loro materiale concretezza non possono essere più di tanto mistificati o nascosti.