Cimice asiatica: una nuova preoccupazione per gli addetti ai lavori del settore corilifero che, ai molteplici problemi con cui si trovano a fare i conti, si è aggiunta, ormai già da qualche anno, la presenza, nell’ambiente, di questo insetto alloctono più aggressivo, e più pericoloso, per la produzione, di quelli già presenti. Il Parco Regionale del Partenio, tra le molteplici iniziative che sta mettendo in campo, ormai già da diversi mesi, per promuovere la salvaguardia e la promozione del territorio, si propone di sostenere, in primis, gli agricoltori in quanto prime sentinelle a difesa del territorio. Un fondo curato, seguito, è, principalmente, un pezzo di territorio sottratto all’incuria, al pascolo selvaggio, e alle mire di chi, con fare delinquenziale, appiccando incendi e creando discariche abusive, mette a repentaglio la salute di migliaia di cittadini. Sostenere un’agricoltura intelligente è, senza ombra di dubbio, il modo più semplice per creare, tra il parco e i centri abitati, una cerniera di protezione, che impedisca al territorio di diventare terra di nessuno.
Il 21 settembre, dalle ore 10.00 del mattino, presso Il Palazzo Caravita di Sirignano, politici, sindaci, imprenditori agricoli, e del settore della trasformazione, insieme ai rappresentanti delle istituzioni scolastiche territoriali, delle associazioni, delle forze dell’ordine, supportati scientificamente da tecnici e studiosi del settore corilifero, daranno vita alla prima delle “Giornate di Studio”: un’intera giornata dedicata al problema cimice asiatica, durante la quale, ognuno darà il proprio contributo per elaborare, in sinergia con gli altri , una possibile soluzione.
La manifestazione sarà composta da una tavola rotonda, che si svolgerà la mattina, e da un convegno per il pomeriggio.
Ad aprire i lavori sarà proprio un rappresentante del mondo scientifico: l’agronomo Angelo Pedalino, di Avella, laureato in scienze e tecnologie agrarie. Dal 2019 è borsista presso l’istituto per la protezione sostenibile delle piante IPSP del CNR di Portici. Collaboratore per il progetto URCoFI (unità di coordinamento e potenziamento delle attività di sorveglianza, ricerca, monitoraggio e formazione in campo fitosanitario). Le sue ricerche vertono, principalmente, sulle tematiche riguardanti: il controllo biologico e integrato degli insetti dannosi per le culture agrarie e forestali: insetti parassitoidi e relativi ospiti. Coinvolto, inoltre, in un’attività sulla biologia, sul monitoraggio, e sui relativi antagonisti, delle specie invasive di nuova introduzione tra cui spicca Halyomorpha halys (cimice asiatica). Il dott. Pedalino, che è anche socio e cofondatore dell’associazione Terrae Abellanae, che ha portato avanti e cura il progetto della Nocciola De.C.O. di Avella, farà un excursus sulla situazione generale e sulle possibili soluzioni che la scienza, in base agli ultimi studi, propone agli agricoltori sul campo.