Una vicenda a dir poco vergognosa quella che si sta consumando in regione campania ,dove i soliti ” SCIENZIATI” di turno, hanno deciso di mettere la parola fine alle Comunita’ Montane che tanto hanno fatto per le nostre comunita’, grazie alla professionalita’ di diversi operatori che con grande senso di responsabilita’ hanno contribuito a rendere vivibile il nostro paesaggio. Parole che nascono dal profondo del cuore, quelle dell’ex Sindaco di Sperone Salvatore Alaia, rammaricato da una scelta assurda e aberrante che penalizza un patrimonio umano che merita ben altra attenzione. Purtroppo in questi anni abbiamo assistito soltanto a false promesse di riforma degli enti montani, evidenziando tra l’altro la pochezza di una classe dirigente che dovrebbe avere il buon senso di andarsene a casa. Da alcuni mesi Alaia, in sommesso silenzio, ha sempre sperato in una giusta collocazione delle Comunita’ Montane all’interno del panorama istituzionale; ma la consapevolezza di doversi arrendere di fronte a delle assurdita’, rappresenta un qualcosa che non e’ facile digerire con tanta serenita’. Purtroppo mi rendo conto, dichiara Alaia, queste persone a livello istituzionale non riescono a comprendere il vero dramma di intere famiglie lasciate allo sbando e di operatori che hanno dedicato una vita intera per il bene comune. E’ chiaro che, allo stesso tempo, qualche ” EMERITO IMBECILLE” , dira’ che finalmente era giunta l’ora per ridurre gli enormi sprechi consumati nel corso degli anni dagli enti montani considerati come enti assistenziali, ma a ben vedere la realta’ e’ ben diversa se si pensa ai tanti lavori di sistemazione prodotti a difesa e tutela dei nostri territori.