La Procura di Nola indaga sull’Isochimica a seguito di scottanti rivelazioni rese da un’ex operaio. Egli sostiene che tonnellate di materiale tossico e pericoloso sarebbero state smaltite illegalmente in una cava situata nel territorio di Tufino. Secondo le testimonianze, l’amianto fu sversato anche in una cava di Sperone. Secondo altri operai l’amianto ‘grattato’ dalle carrozze che finivano all’Isochimica sarebbe stato smaltito presso l’area dell’ex Idaff di Fisciano. La procura di Salerno invece indaga su presunti sversamenti dell’amianto di Borgo Ferrovia nelle barriere frangiflutti in cemento dell’area costiera di Cetara, in costiera Amalfitana. Le verifiche sono ancora in corso. I magistrati irpini hanno chiesto al Gip Sicuranza una nuova proroga di sei mesi per completare le indagini.