Quel NO alla riforma Costituzionale sollevato in maniera vibrante dall’ex Sindaco di Sperone, il prof. Salvatore Alaia, nasce dalla consapevolezza che da un’attenta lettura del testo di modifica della Carta Costituzionale, viene fuori un quadro ben diverso da quello descritto nelle varie occasioni dal Ministro per le Riforme Costituzionali e per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e dal suo “amato” Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che hanno evidenziato ,nelle varie occasioni, di essere semplici arruffoni ,con l’ intento di dimostrare alle Istituzioni Europee di aver messo fine , tra l’altro,al cosiddetto bicameralismo perfetto e di aver snellito l’ iter di formazione di una legge. Invece a ben guardare, l’articolo 70 del nuovo testo legislativo, stabilisce che il Senato mantiene la funzione di camera deliberante su materie di particolare rilevanza in concorso con la Camera dei Deputati. Tra le materie si segnalano: le leggi costituzionali e di revisione costituzionale; le norme relative ai referendum popolari; le leggi relative alla tutela delle minoranze linguistiche; le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di Governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Citta’ metropolitane. A tutto questo bisogna aggiungere che ogni proposta di legge approvata dalla Camera dei Deputati deve essere trasmessa al Senato che puo’ disporre di esaminarla entro dieci giorni su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti. Nei trenta giorni successivi il Senato (art.70, comma 2) puo’ presentare proposte di modifiche al testo, sulle quali la Camera si pronuncera’ ,poi, in maniera definitiva. Inoltre,il Senato ha poteri di esame su alcune leggi di indirizzo politico (art 79, comma 5), con la possibilita’ di deliberare proposte di modifica alla legge di bilancio e al rendiconto consuntivo. Questa e’ sola una parentesi delle incongruenze contenute nella legge di riforma costituzionale, che la stessa autrice ( Elena Boschi), imboccata dal suo padre padrone( Matteo Renzi ), vuole regalare alla nostra amata Italia. Ben presto, dichiara il Prof. Salvatore Alaia, vi rappresentero’ le altre incongruenze di un testo legislativo che sta facendo rivoltare nelle tombe i padri nobili della Costituzione Italiana.