Un grande abbraccio ideale, quello che la cittadinanza le ha riservato nella chiesa di Sant’Elia profeta. Un abbraccio, di cui si sono rese interpreti e promotrici le associazioni che ravvivano le molteplici attività della comunità parrocchiale, per rendere omaggio a Suor Anna Simeone. Una Festa d’accoglienza, semplice e sobria, di cui un saggio s’era già registrato l’8 settembre, quando una folta delegazione della stessa comunità, aveva partecipato alla cerimonia, con cui Suor Anna aveva pronunciato la professione dei voti per l’appartenenza all’Ordine delle Suore pallottine; cerimonia, svoltasi a Roma nella Casa gentilizia della Congregazione, che dall’800 in poi svolge un’attiva e intensa attività missionaria per l’evangelizzazione e di apostolato laico per la diffusione dei principi cattolici, alla luce dell’attualità delle istanze e delle linee ispiratrici della visione socio-formativa e didattico-educativa, di cui si rese assertore il fondatore della Congregazione, San Vincenzo Pallotti.
Il momento centrale della Festa si consumava nella celebrazione eucaristica, officiata dal vescovo della diocesi di Nola, Beniamino Depalma, con l’assistenza del parroco don Reinaldo Luis Arino Plata. Nell’’omelia il presule focalizzava, in particolare, il profondo significato della scelta di vita di Suor Anna; “una vocazione, che si dirama dal Sacramento del battesimo, quale progetto di Dio”. Un altro passaggio essenziale delle riflessioni di Depalma era ispirato dall’importanza dello spirito di comunità, per il quale si vivificano e valorizzano le relazioni umane e sociali; relazioni, alla cui ricchezza di valori si rapporta la crescita civile della comunità. Una crescita, alla quale tutti sono chiamati a concorrere secondo le proprie attitudini, capacità e possibilità. E la Festa dell’accoglienza dedicata a Suor Anna, concludeva il presule, costituisce un significativo momento di vita comunitaria.
La promozione dello spirito comunitario e l’evangelizzazione, la cui correlazione segna ed esalta l’autenticità del vivere cristiano, erano evidenziate dal parroco don Reinaldo Luis Arino Plata, che ringraziava il vescovo Depalma per la presenza a Sperone e per la partecipazione alla Festa dell’accoglienza. Momento d’intensa emozione era segnato dall’Atto di professione di voti e fede alla Congregazione delle “Pallottine”, che Suor Anna rinnovava, prostrandosi ai piedi dell’altare maggiore, dedicata a Sant’Elia profeta, patrono della cittadinanza. La cornice e la scansione della celebrazione eucaristica aveva il contrappunto dei canti liturgici, ben intonati e calibrati dal folto Coro parrocchiale, diretto dalla maestra Milena Maietta.
Presente la delegazione delle istituzioni cittadine, con il sindaco Marco Santo Alaia e il vice-sindaco Marisa Napolitano. E al termine della celebrazione eucaristica, il “primo cittadino” consegnava a Suor Anna consegnava una targa di testimonianza, identificativa della cittadinanza di Sperone, con “l’augurio di proseguire con entusiasmo e calore nel percorso di luce intrapreso”. Suor Anna visibilmente commossa ringraziava la comunità per l’accoglienza che le ha riservato, con il ricordo dell’educazione ricevuta dai genitori e della madre “che non c’è più”; educazione di sani principi, che porta con sé.