Sperone, come tanti altri, ha avuto il suo sviluppo grazie anche alla presenza della Nazionale delle Puglie. In modo particolare, nel nostro paese, la presenza di un ampio e lungo corso, è stato e potrebbe ancora costituire un valore aggiunto per tutte le attività che vi si svolgono lungo di esso. Scriviamo “potrebbe” perché attualmente, seppur esso è stato dotato di un moderno impianto di illuminazione, scarsa attenzione è stata rivolta alla sua valorizzazione, o per lo meno non sono state prese sufficienti misure e né incentivate iniziative miranti a farne un punto di riferimento per le attività sociali ed economiche di Sperone e – vista la posizione centrale di privilegio – degli altri paesi limitrofi. Ovviamente, una responsabilità questa, di cui anche noi ce ne vogliamo fare carico, dividendola in pieno con l’Amministrazione Comunale di Sperone. Per cui, mentre intanto cerchiamo di pensare e proporre una nostra libera associazione per confrontarsi e fare proposte, auspichiamo una forma di collaborazione con l’Ente Comunale per far tornare a VIVERE il nostro Corso, che può costituire un punto di riferimento per il rilancio economico e sociale del nostro territorio.Infatti, pur apprezzando lo sforzo di tenerlo pulito, e in un certo qual modo in ordine, riteniamo che alcune scelte ed iniziative concordate con gli amministratori, potrebbero farne un centro di interesse ed attrazione migliore rispetto di quanto non lo sia ora.
Tante sarebbero le proposte e le iniziative da intraprendersi ma quella che, al momento, è più urgente e immediata è la disciplina delle soste automobilistiche lungo di esso.
Riteniamo che l’attuale organizzazione non è l’ideale per consentire un minimo di sosta per i potenziali clienti delle attività commerciali che si svolgono lungo di esso, anzi si evidenzia più una volontà a farli “scappare” anziché invitarli alla sosta per acquisti.
La disposizione fitta è regolare delle fioriere, posizionate ai limiti del marciapiedi, è la visione di una barriera che respinge l’automobilista lungo la Nazionale, non certo un invito al Corso di Sperone, che ha, per fortuna, dei marciapiedi abbastanza larghi, per cui, secondo noi, non se ne ravvede questa necessità. Ciò è un primo problema! Per tale, in prospettiva di un confronto più ampio e articolato da stabilirsi, chiediamo nell’immediato una soluzione a questo problema, che noi riteniamo un ulteriore ostacolo allo svolgimento delle attività commerciali che si svolgono lungo il Corso Umberto di Sperone. In questo periodo di crisi, non è un problema da sottovalutare, se vogliamo che il Corso di Sperone non muoia definitivamente.