Undici leoni chiedeva la curva Sud. La partita perfetta voleva Massimo Rastelli. Tutti accontentati. Il nuovo Avellino non delude nessuno. Vince, convince e appassiona. Senza tradire impacci o emozione sul nuovo palcoscenico. «E’ lo spirito giusto», gongola l’allenatore, che vede la sua creatura “assorbire” senza condizionamenti l’impatto con la categoria. Anzi, è come se la nuova sfida moltiplicasse concentrazione ed energie. L’Avellino dei giovani e dei veterani (semi) debuttanti gioca con la freddezza e la saggezza di vecchi lupi di mare. «La squadra ha mostrato lo spirito giusto e ho visto undici leoni». Rastelli non può esimersi dal dispensare elogi. Un esordio così, probabilmente, lui ed i suoi ragazzi non avevano osato nemmeno immaginarlo. «Sono felice per tutti, per la mia prima vittoria tra i cadetti e per l’ambiente». Si dice che chi ben comincia sia a metà dell’opera. Il campionato di serie B è talmente lungo che la prima partita è la classica goccia nell’oceano. La maratona è tutta da correre, ma l’esordio vittorioso contro il Novara è incoraggiante. E, soprattutto, il modo in cui sono maturati i tre punti dovrà rappresentare l’esempio da seguire lungo tutto il cammino. «Abbiamo saputo soffrire ed è questo lo spirito giusto, che dobbiamo mettere in campo per tutta la stagione», sottolinea Rastelli, dispensando elogi ma non mancando di rimarcare che è vietato farsi illusioni. «Non possiamo e non dobbiamo montarci la testa. Mancano ancora quarantuno partite e c’è da lavorare». L’inizio, però, infonderà quella fiducia e quell’entusiasmo che sono linfa vitale per una matricola; oltre che per la classifica. «In squadra ci sono giovani alle prime armi, i nuovi vogliosi di far bene e i vecchi come Castaldo e Fabbro che vogliono farsi valere anche in B. Tutti insieme dobbiamo formare un gruppo granitico, insuperabile. Giocatori di qualità ma soprattutto con un gran cuore e determinati». Questo, e piedi sempre ben piantati per terra, gli ingredienti per inseguire l’obiettivo stagionale. Per il quale Rastelli si aspetta un ulteriore sforzo da parte del club per completare l’organico. Il positivo debutto, collettivo e individuale, non fa passare in secondo piano l’esigenza di rifinire sul mercato la rosa. « Il campionato è lungo. Infortuni e squalifiche capiteranno; e, al netto di tali aspetti, non dovremo permettere che si abbassi il tasso tecnico», spiega l’allenatore. Ma ciò non vuol dire che chi c’è non si all’altezza. Anzi. Rastelli è contento e orgoglioso soprattutto della crescita dei giovani. «E’ una grande soddisfazione vederli crescere così. Zappacosta veniva ad Avellino da un anno di C, mentre Bittante è stato catapultato dalla Primavera della Fiorentina. Quest’ultimo lo sto mettendo dappertutto e mi regala sempre ottime prestazioni. Ha giocato bene anche a sinistra». Ma «un altro esterno sinistro ci vuole», ribadisce. Perché «non c’illudiamo, abbiamo fatto bene contro il Novara, ma è solo l’inizio». Quindi «Ci vorrà equilibrio in tutte le occasioni; soprattutto nei momenti difficili, che arriveranno». Ma il debutto ha permesso di fare un carico di ottimismo. «Sappiamo soffrire difensivamente, ma dobbiamo migliorare e cresceremo ancora anche dal punto di vista della condizione atletica. Sono, però, molto fiducioso».