“Comportamento irriguardoso ed offensivo posto in essere nei confronti di un assistente che sarebbe stato anche spinto con veemenza”. E’ questa la motivazione addotta dal Giudice Sportivo a fondamento della deliberazione delle cinque giornate di squalifica nei confronti del difensore biancoverde Antonello Giosa, per il quale il campionato se così fosse sarebbe già finito. Ma la società irpina non ci sta ai provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei suoi tesserati, in quanto appaiono decisioni palesemente inconcepibili oltre che inediti nel loro genere, e per questo non ha esitato ad impugnare le stesse, conferendo subito l’incarico per la redazione del ricorso all’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto in diritto sportivo.