A dirlo una manciata di anni fa, si sarebbe guadagnato d’ufficio un viaggio premio al manicomio con serissime possibilità di non conoscere la data di ritorno. Oggi è un sogno meno sogno del previsto, una realtà quasi concreta, fin troppo a portata di mano per non spingerti a tirarti un ceffone da solo e chiederti se sei desto, se vaneggi o se la storia ha deciso di rimetterti in copertina. L‘Avellino, che nel 2009 “marciva” e si perdeva (e perdeva) sui campi più impensabili della serie D, rischia ora di ritrovare la Juventus in una gara ufficiale. Non è campionato, una cosa alla volta, ma nemmeno una amichevole. È la Coppa Italia 2013/2014. L’avanzata trionfale degli irpini, che hanno fatto fuori prima il Monza, poi il Cesena davanti ad un pubblico caldo come un sampietrino in esposizione al Sahara, porta ad un possibile incrocio che genera un ingorgo di passione ed amarcord ed una accelerazione di battiti che andarsene sulle montagne russe, a confronto, è farsi un percorso benessere alle terme. Un’altra vittoria nella manifestazione tricolore e l’Avellino torna a Torino. Va allo “Stadium” dalla porta principale e con un seguito di tifosi tale da poter potenzialmente riempire metà stadio e più.
IL FROSINONE ULTIMO OSTACOLO – Per tirare nel confine della realtà un sogno che giace ancora nel limbo delle possibilità e vivacchia nelle spire della scaramanzia, la squadra di Rastelli deve compiere l’ultimo sforzo. Che, sulla carta, è meno duro del previsto. Serve battere il Frosinone (che ha fatto fuori il Cagliari) il 4 dicembre per guadagnarsi la sfida con i Campioni d’Italia il prossimo 9 gennaio. Poco dopo le vacanze natalizie e con il chiaro sentore che ad Avellino rinuncerebbero pure al cenone pur di trovare sotto l’albero un match di prestigio assoluto e che ti riporta indietro negli anni. Parecchio. Sembra un’altra epoca quella del 3-3 di campionato con Alessandrelli spedito in porta a partita in corso e sul 3-0 al posto di Zoff, ma quella nuova in casa irpina pare benedetta da una buona stella.
IL PRECEDENTE SOTTO SIBILIA – L’ultima volta Avellino e Juventus si sono ritrovate di fronte proprio in Coppa Italia, nel 1995. I campani erano appena tornati in serie B (gestione Sibilia) dopo aver vinto i play-off di serie C1 a Pescara contro il Gualdo. Si giocò al Partenio, già strapieno due ore prima del match con oltre 40mila persone sugli spalti, e la Vecchia Signora vinse 4-1. Vantaggio ospite di Padovano, pari irpino di Bortoluzzi. Poi, a fine primo tempo. una magia di Ravanelli. E nella ripresa le stampe di Jugovic e Del Piero per regalare alla squadra di Marcello Lippi il passaggio del turno. Quasi venti anni dopo Avellino e Juventus, unite in serie A da un forte legame di amicizia anche tra le tifoserie, potrebbero ritrovarsi vis a vis. A campi invertiti e con un intero popolo pronto a marciare pacificamente su Torino per riassaporare la storia, godersi il presente e sentire l’odore delle grandi imprese. (Daniele Miceli)