Una situazione piuttosto preoccupante si sta vivendo in casa Scandone. Ieri anche la pericolante e menomata Capo d’Orlando ha vinto al Palala Del Mauro con una zona vecchio stampo. Avellino ha fatto malissimo nel primo tempo, con percentuali pessime, 3/19 da due e 1/8 da oltre l’arco. Nel terzo quarto la partita è stata rimessa in piedi, al 30’ c’è il sorpasso grazie ad Harper(50-49) fino al 64-62 del 38’, a due minuti dalla fine. Lì, però, la squadra irpina ha sbracato in modo indecoroso venendo meno ancora una volta nel momento topico del match, perdendo addirittura di 10. Il solo Hanga si è salvato, Banks ultimamente stava facendo bene. Non è che abbia pesato sul morale la palla persa che ha dato la vittoria a Milano nelle Final Eight? Per il resto soliti problemi, panchina deficitaria, playmaking approssimativo, mancanza di personalità nei momenti cruciali, insomma non c’è la chimica di squadra. I volponi Soragna,Basile,Pecile,Nicevic portano a casa il bottino pieno con un basket essenziale e di collaborazione. A testimonianza di ciò per l’Orlandina non c’è un cestista che abbia fatto registrare uno score particolarmente consistente ma tutti hanno dato il loro contributo(Archie 12,Hunt 13,Basile 13,Soragna 9,Nicevic 10,Pecile 6,Henry 12). Per la Sidigas non basta la solita doppia doppia di Anosike. Top scorer dei biancoverdi nonché del match Sundiata Gaines con 15 punti, solo 7 Banks, 11 Hanga e Harper, 2 Cadougan, 5 Cavaliero, 4 Trasolini e 10 Anosike. Alla fine della gara fischi assolutamente giustificati quelli del Pala del Mauro, diventato ormai terra di conquista(6 sconfitte su 10). In sala stampa alcune dichiarazioni di coach Vitucci non sono passate inosservate. Oltre alle scuse per l’ennesimo buco nell’acqua, Frank afferma: “Quando la partita va verso i momenti cruciali ci vuole una guida che noi non abbiamo”. Decisamente un po’ troppo il tempo che è trascorso fino a che Vitucci si decidesse ad essere così esplicito a taccuini e microfoni. Automaticamente la discussione non può non cadere sul mercato: “Diventa sempre più urgente modificare l’assetto del roster, c’è qualcosa che manca da diverso tempo e cercheremo di accelerare anche questo”. Le altre si sono mosse mentre la Scandone è rimasta immobile. Non fa fatica il coach ad ammettere le difficoltà dalla linea della carità. Con l’incalzare dei giornalisti, però, fa specie una dichiarazione del veneziano quando si paventa l’ipotesi che i giocatori Sidigas gli giochino contro: “Magari avessero questa solidità mentale da poter prendere tali decisioni”. Un coach che si è lasciato andare, scaricando chiaramente le responsabilità sui suoi cestisti. Sicuramente non tira una bellissima aria in casa Scandone. Ora la palla passa a De Cesare. E intanto il coach di Capo d’Orlando Griccioli se la ride: “Abbiamo fatto davvero una gran partita, siamo stati bravi a speculare sugli errori di Avellino, avevamo voglia di vincere e lo abbiamo dimostrato. La zona ci ha aiutato”.
Lucio Ianniciello