La vittoria di Pesaro(62-77) è stata importantissima per la Scandone. Una vittoria che ha messo sul banco diversi temi. Intanto è stata interrotta la serie nera di cinque sconfitte consecutive e ci si appresta ad affrontare la doppia sfida contro la corazzata Milano(campionato e Final Eight) con l’animo un po’ più sereno anche in relazione al fatto che le scarpette rosse sono di una tale caratura da mettere i lupi nella posizione di coloro che non hanno niente da perdere. La conferenza stampa di De Cesare post sconfitta canturina ha sortito i suoi effetti. La signorilità del patron Sidigas unita ad una presa di posizione importante hanno sicuramente scosso gli animi di coach e cestisti che nel terzo quarto contro Pesaro si sono ribellati ad un’altra amara e probabilissima sorte devastando letteralmente la difesa avversaria.
Il parzialone biancoverde di 26-0 ne è la testimonianza. E come una catena, all’intervallo lungo, Vitucci negli spogliatoi è riuscito finalmente a sferzare i suoi ragazzi che tecnicamente non potevano farsi surclassare dalla Consultinvest. Anzi è stato il contrario grazie alla reazione che tutti avremmo voluto vedere in altre gare. Non è una rondine, però, che fa primavera. La vittoria a Pesaro va ben interpretata. Banks ha fatto pentole e coperchi con i suoi 27 punti, a ruota Harper con 20 ma più impreciso dell’ex Varese. Il centro Anosike ha dato il suo contributo con l’ennesima doppia doppia. E se dobbiamo fare un nome della panchina senza dubbio indichiamo Trasolini. Diamo qualche numero per far capire la prestazione mostruosa di Banks: 4/4 da due, 1/1 da tre e 3/3 dalla lunetta oltre a 11 canestri realizzati su 15 tentati. Un altro dato che fa sorridere sono le 9 stoppate della Sidigas, miglior performance per i lupi e terza del campionato. Non male nemmeno la fase difensiva, concessi 62 punti ai pesaresi dopo aver toccato anche il -12(30-18 per la Consultinvest) a 5’ dal termine del primo tempo. Certo, poi la questione Gaines apre scenari assolutamente negativi. Si passa da Banks a Gaines e noti che il play Scandone ha fatto la peggior partita della stagione(0/9 al tiro, un solo assist).
Purtroppo, al di là dei numeri, negativi, continua ad essere evidente che Sundiata non è il play che serve all’Avellino. Non si carica di responsabilità, giochicchia, fa qualche strappo ma nulla di più. Non smazza assist, la palla non è che la tratti benissimo. Insomma, siamo proprio ai minimi termini. In relazione a ciò si parla di mercato per munirsi di un playmaking più soddisfacente. Si fa il nome di Mike Grreen e si stanno sondando altri giocatori. Anche le spine generano le proprie catene perché se Gaines non va bene e bisogna sostituirlo, automaticamente è necessario bypassare i lodi(Pancotto e Warren) che condizionano fortemente la Scandone. Una situazione da valutare bene. Vorremmo anche qualcosa di più dalla panchina. Intanto ora è stato fondamentale fermare l’emorragia, sperando che le spine possano sparire e le speranze possano trasformarsi in certezze.
Lucio Ianniciello