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di Lucio Ianniciello
Capuano esordisce così sul pari tra Avellino e Cavese: “Per la Cavese è un buon pari. Hanno perso tempo, è stato come vedere una partita degli anni ’50-’60. Loro erano decimati ma io non potevo disporre di Zullo, Bertolo e Laezza. Il nostro primo tempo non mi è piaciuto. La Cavese è venuta fuori con palle lanciate lunghe. Per intensità ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Sono arrabbiato e sereno”. Nella ripresa l’Avellino si è preso la partita in mano ma non è arrivato il gol: “Loro hanno fatto una partita diligente, difensiva. Bulevardi seguiva a uomo Di Paolantonio, allora ho deciso di inserire un palleggiatore in più, Izzillo e De Marco esterno. Abbiamo colto la sesta traversa interna sullo 0-0. È chiaro che negli negli ultimi 10 metri bisogna metterla dentro. Li abbiamo sfondati a destra e sinistra con una facilità disarmante”. Primo tempo deludente, il clima senza gli ultras era surreale: “Non abbiamo tratto giovamento ma la decisione va rispettata. Non è facile un derby senza pubblico. Volevamo vincerla per loro. Il primo tempo lo abbiamo sbagliato. Sono stato aggressivo nell’intervallo ma le abbiamo tentate in tutti i modi”.
Contento per il ritorno di Di Somma da ds: “Non ci è mai mancato nulla, ora serve un po’ di serenità”. Capuano è concentrato sul campionato: “Con tutte queste problematiche raggiungere la salvezza e’ come vincere. Oggi per esempio la Virtus Francavilla ha fatto il colpo a Terni e la Cavese diede 3 gol alla Reggina”. Negli spogliatoi ha incontrato l’imprenditore Lombardi, nuova suggestione per la società biancoverde: “L’ho salutato, è venuto a vedere il match. Queste domande però non dovete farle a me, devo pensare al campo”. Si continua a soffrire dal punto di vista realizzativo, Pozzebon al momento è sterile: “I miei giocatori sono i migliori, ci credo in Pozzebon. L’ambientamento non è facile. Ha giocato palle sporche nel primo tempo. Sono arrivati tanti cross nell’area cavese, poi ho messo Albadoro per pulire un po’ il gioco. Loro erano schiacciati. Nella prima frazione c’è stato un brutto Avellino, forse il peggiore. Eravamo troppo distanti, più corti nella ripresa”.
Il mercato ha reso la rosa più profonda a livello numerico ma i giocatori che sono arrivati non si sono dimostrati prontissimi: “Bisogna dire la verità, se giocavano con continuità non venivano qui. Sono giocatori bravi, da riprendere muscolarmente. Li abbiamo portati e non è stato comunque facile. Quello che avevo chiesto morirà con me”. Ancora su alcuni accorgimenti tattici nel corso del match: “Rizzo era in fatica, negli ultimi 6 mesi ha giocato 13′ con il Livorno. De Marco aveva più freschezza e l’ho messo esterno. I due “braccetti” Celjak e Illanes sono arrivati a giocare fino agli ultimi 20 metri quando di solito decido che non debbano superare il centrocampo”.