Avellino (4-4-2) Frattali, Gonzalez, Djimsiti, Perrotta, Donkor; Verde (27′ st Camarà), D’Angelo, Paghera, Crecco (8′ st Belloni); Ardemagni, Castaldo (22′ st Jidayi). A disp.: Offredi, Mokulu, Lasik, Asmah, Omeonga. All. Novellino.
Ascoli (4-2-3-1) Lanni, Almici, Augustyn, Mengoni, Mignanelli; Casssata, Carpani; Orsolini (39′ st Favilli), Giorgi (27′ st Felicioli), Gatto (46′ st Paolini), Cacia. A disp.: Ragni, Gigliotti, Manari, Cinaglia, De Angelis. All. Aglietti.
Arbitro: Aureliano di Bologna
Assistenti: Di Troia di Termoli e Borzomì di Torino
Quarto uomo: Viotti di Tivoli.
Ammoniti: 13′ pt Paghera, 15′ pt Mengoni, 4′ st Djimsiti, 15′ st Gatto, 33′ st D’Angelo, 40′ st Favilli.
Espulsi: 17′ st Perrotta.
Reti: 27′ pt Verde (Av), 38′ pt Gatto (As), 19′ st rig. Cacia (As).
Nemmeno il cambio tecnico serve ai lupi, sconfitta pesante in casa contro una diretta concorrente per la salvezza. La punizione di Verde aveva illuso i locali, poi l’Ascoli pareggia e sfrutta ingenuità difensive. Situazione molto complicata in classifica alla vigilia del derby col Benevento. L’espulsione di Perrotta indirizza la gara, eppure sembra che il difensore abbia colpito di spalla e non di mano. Tant’è. Una mazzata che bisogna smaltire in fretta.
Battezzo al Partenio Lombardi per Walter Alfredo Novellino, 4-4-2, tra i pali forfait in extremis di Radunovic, in difesa Donkor esterno basso di sinistra, Verde e Crecco gli esterni alti, Castaldo e Ardemagni di punta. Ascoli senza Perez, dietro la punta Cacia ci sono Orsolini, Giorgi e Gatto, Carpani e Cassata nel cuore della mediana. Un minuto di silenzio per la tragedia dello schianto aereo in Colombia, morta la squadra del Chapecoense. L’avvio è equilibrato, alcuni strappi dei lupi non sono sorretti dalla giusta precisione in fase di suggerimento. Pochissime emozioni, non poteva che essere una palla inattiva a mettere in moto qualcosa di diverso: magistrale punizione di Verde dai 20 metri, la palla si abbassa e si insacca. Ci voleva, Avellino avanti. L’Ascoli reagisce con un diagonale dalla distanza di Giorgi, la palla si perde non di molto suol fondo. I ritmi sono bassi, i lupi si addormentano e subiscono il pareggio, Cacia se ne va incontrastato bruciando Donkor, mette in mezzo e Gatto fa centro. Tutto da rifare. Solo tre giri di lancette e i biancoverdi vanno vicinissimi al 2-1, corner di Verde, “capocciata” di Ardemagni, traversa piena. Così va in archivio la prima frazione di gioco.
In apertura di ripresa bel gioco di D’Angelo e passaggio a Crecco, tiro da lontano centrale, facile preda di Lanni. Purtroppo non fa meglio dopo l’esterno, ciabattata in piena area da ottima posizione e Novellino lo cambia con Belloni. In mezzo un contatto sospetto in area ascolana tra Augustyn e Ardemagni, l’Avellino protesta ma il difensore va sul pallone. Al 17′ una ripartenza ascolana è letale, in piena area irpina Orsolini coglie incredibilmente la traversa, batti e ribatti, Perrotta sulla linea di porta prende di mano, rigore ed espulsione, Cacia dal dischetto spiazza Frattali. Ascoli in vantaggio e lupi in 10. Si fa durissima, Novellino fa il cambio Castaldo – Jidayi. La reazione avellinese è nel tiro radente di Belloni, Lanni blocca. Peccato che la lucidità di Paghera poco dopo sia non al massimo, entra in area, defilato sulla destra, ma il suo cross è completamente sballato. I lupi giocoforza devono sbilanciarsi, punizione di Belloni tra le mani di Lanni. Si mette anche la sfortuna, da palla inattiva zuccata di Djimsiti sul palo. Si spinge, Camarà per Jidayi, zampata da zero metri fuori. Finisce come peggio non poteva, subito rogne per Novellino.