di Lucio Ianniciello
Non si dormono sonni proprio tranquilli in casa Avellino. I tifosi sono preoccupati e contestano la società, il Comune di Avellino e la stessa dirigenza biancoverde non riescono a trovare la quadra per lo stadio Partenio Lombardi. Giocoforza il Presidente Walter Taccone è il protagonista assoluto. Il dissenso della tifoseria irpina è evidente, inequivocabile uno striscione apparso inn Piazza Libertà: “Chiedi una tregua, prometti una svolta…Taccone ma la mantieni la parola almeno una volta?”. Il diretto interessato si mostra dispiaciuto per la protesta che addirittura invade il centro cittadino, ci sarebbe rimasto ancora più male il dg Massimiliano Taccone. Il Presidente, assertore della critica dei tifosi nell’ambito sportivo e limitata al terreno di gioco, coglie la palla al balzo e fissa la base di vendita dell’U.s. Avellino a 6 milioni di euro. Reazione di pancia o c’è dell’altro? Meglio sminuire, in fondo le parti come in un gioco a scacchi cercano di tirare acqua al proprio mulino. C’è già chi vede nell’assenza di Walter Taccone al Partenio Lombardi contro il Pisa (sabato alle 15) qualche fantasma, in effetti l’impegno a Vienna era programnmato da tempo.
Oggi si è tenuto il tavolo tecnico con il Comune di Avellino per cercare di trovare la soluzione dell’annosa questione Partenio Lombardi. Tra presenze a tempo (il Presidente della Lega B Abodi, poi volato verso Milano) e assenze (il Sindaco Foti per impegni istituzionali a Roma), Taccone, gli architetti Genovese e Speranza, l’assessore al Patrimonio Paola Valentino e l’assessore ai Lavori Pubblici Costantino Preziosi hanno deciso di far proseguire il contenzioso. Nè vincitori, nè vinti. Verrebbev da dire, la montagna ha partorito il topolino. Probabilmente c’era anche da aspettarselo. In pratica sono stati delegati gli uffici tecnici per verificare i lavori e stabilire le competenze. Il numero 1 della società biancoverde afferma che c’è sinergia con il Comune di Avellino. Gli 830.000 euro per i fitti da pagare all’amministrazione comunale dal 2009 ad oggi e il milione di euro richiesti dall’U.s. Avellino per i lavori effettuati nel 2013 vengono accantonati, non quelli del 2016,di cui si è sobbarcata interamente da quest’ultima. Taccone precisa: ” E’ un punto di partenza. La compensazione ci potrebbe assolutamente essere. Ci affidiamo ai nostri avvocati, gli errori nelle convenzioni 2009 e 2013 sono probabilmente dovute al fatto che se ne sono interessati solo i dirigenti. Restiamo a disposizione del Comune”. La telenovela stadio Partenio Lombardi continua.