E’ stata un’estate indimenticabile per i tifosi del Napoli, probabilmente la più emozionante della storia, dopo quella che vide arrivare Diego Armando Maradona in azzurro grazie ad un colpo di genio di Corrado Ferlaino. Si è passati dalla rabbia per l’addio preannunciato di Mazzarri e la sua repentina firma con l’Inter, dalla delusione per la vicenda Cavani finito al Psg degli sceicchi, all’esaltazione per l’arrivo di un tecnico di caratura internazionale come Rafa Benitez e di tanti campioni tra i quali spicca lo straordinario colpo Higuain. Di solito gli amanti del pallone poco sopportano la bella stagione, orfani delle emozioni che solo il football sa dare; beh, i tifosi partenopei, da questo punto di vista, non possono di certo lamentarsi. Ma oggi torna il giudice supremo, colui che, volente o nolente, decide se gli entusiasmi sotto l’ombrellone erano giustificati o meno: il campo.
Non c’è dubbio, le aspettative su questo Napoli sono tante, sarebbe assurdo nascondersi. L’arrivo di campioni abituati a lottare per i massimi traguardi e di un allenatore tra i più vincenti del globo non poteva far altro che innestare tale meccanismo. D’altronde lo stesso Benitez, senza troppe paure, non si è mai nascosto ed ha parlato di lottare per il titolo sin dal primo giorno, non rendendosi conto, forse, delle emozioni che certe dichiarazioni smuovono nell’animo partenopeo, in attesa di una rivincita sportiva (la Coppa Italia del 2012 possiamo considerarla uno splendido assaggio) dal 1990.
Entusiasmi ed attese legittime, dunque. Ma bisogna lasciare ben chiaro un messaggio: il Napoli ha cambiato tanto, sotto ogni punto di vista. Nuovo progetto tecnico, nuovi calciatori, nuova mentalità. E nel calcio, si sa, i grandi cambiamenti necessitano pazienza. Il progetto Benitez ha bisogno, com’è giusto che sia, di tempo per decollare, non si può pretendere dal tecnico spagnolo tutto e subito. Sarebbe un peccato spezzare l’entusiasmo di questa nuova avventura per qualche risultato negativo o un obiettivo mancato. Sappiamo tutti quanto il pubblico partenopeo possa essere decisivo, trascinando i giocatori verso le più incredibili vittorie o le più clamorose sconfitte a seconda del suo entusiasmo o della sua a volte eccessiva depressione. La società, bisogna darne atto, ha tracciato il cammino per tornare protagonisti in Italia ed Europa, da oggi tocca al tifo azzurro dare a questo progetto la spinta decisiva con il suo unico sostegno, senza il quale sarebbe impossibile raggiungere anche il minimo obiettivo. (Tuttonapolinet)