Maurizio Sarri può sorridere. Il suo Napoli ha giocato un’ottima partita nello stadio Renzo Barbera. Nessun problema contro il Palermo di De Zerbi e un messaggio alla Juve, che continua a vincere. “Il Napoli del dopo-Higuain – ha spiegato Maurizio Sarri – ha molti giovani forti, ma ci vuole pazienza per farli crescere al meglio. Sono convinto che questa può diventare davvero una grande squadra”. Anche i singoli hanno convinto il tecnico azzurro. “Zielinski ha giocato con me – ha detto – e quindi era avvantaggiato sugli schemi. Ho molta fiducia nell’intero gruppo. In Insigne ho visto un cambiamento totale: non ha iniziato al meglio, ma ha migliorato la condizione fisica, stasera l’ho visto bene anche nella fase difensiva. Ho rivisto l’Insigne della passata stagione. Capita che un giocatore abbia un periodo-no, sia mentalmente che fisicamente”. Sarri ha approfittato dell’impegno non troppo complicato a Palermo per far rifiatare qualcuno dei suoi, in vista della Champions. “Ho fatto giocare quelli che ritenevo più adatti – ha proseguito – e che ho visto nelle migliori condizioni fisiche, dopo la sosta. Ho rimesso dentro molto volentieri Maggio, che si sta allenando benissimo da settimane. Milik ha attaccato l’area molto bene ma, nel primo tempo, era troppo solo. Callejon è un giocatore fortissimo, tatticamente per noi è fondamentale”. Poi, una battuta sulla ‘pressione’ a Napoli. “Bisogna prenderla come manifestazione d’amore – ha concluso – perché altrimenti ti può schiacciare e diventi pazzo”. Non cerca scuse, Davide Possanzini, in panchina al posto dello squalificato Roberto De Zerbi, che ha seguito la partita dalla tribuna. “Il Napoli ha fatto una grande partita – ha ammesso – noi abbiamo cercato di pungere con qualche ripartenza. Ci è mancato il coraggio per provare qualcosa di più nel primo tempo e poi, nella ripresa, dopo il gol, ci siamo disuniti”. L’impresa sarà ridare entusiasmo a una piazza ormai scoraggiata. “Parte tutto dalla testa – ha ribadito Possanzini – qui ci sono giocatori di qualità, ma bisogna cambiare mentalità. Bisogna essere propositivi: se pensi solo a marcare gli avversari non può funzionare. Dobbiamo stringere i tempi, continuando a lavorare seriamente”.