Cambia la norma sulla discriminazione territoriale. Il primo consiglio della Federcalcio dell’era Tavecchio ha infatti approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà subito in vigore. Le società risponderanno per insulti di secondo genere, “ma – ha spiegato Tavecchio – con gradualità” e senza chiusura immediata delle curve.
Per la Federcalcio non costituisce più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che, ex art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva, era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di “origine territoriale”. In più, “l’offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale” viene cancellata dall’art. 12 (prevenzione di fatti violenti) come causa di responsabilità oggettiva delle società.