Sono trascorsi 573 giorni dalla data nella quale la nostra famiglia ha deciso di acquistare l’U.S. Avellino 1912. Un percorso intrapreso con assoluto entusiasmo, purtroppo ostacolato fin da subito dall’avvento della pandemia e dal distanziamento sociale. Nonostante questo abbiamo portato avanti il nostro progetto con determinazione, con l’intento di riportare in alto il nome del nostro club e quindi della nostra città e della nostra provincia. Abbiamo affrontato insieme e con coraggio un periodo difficile, ricco di paure e restrizioni. Il campo, tuttavia, nella scorsa stagione, ci ha regalato delle soddisfazioni importanti con la squadra che si è arresa solo in semifinale playoff dopo aver dato praticamente tutto quello che era possibile dare. Sono passati quasi due anni della nostra proprietà, ma, nel profondo, sappiamo che ci è sempre mancato un qualcosa di fondamentale per capire cosa significhi veramente rappresentare ed essere L’AVELLINO. Come abbiamo più volte sottolineato non basta soltanto una squadra forte, non occorre soltanto una società solida, si diventa forti se si è “ambiente” con la presenza di tutti, soprattutto dei tifosi. Come ho spesso ribadito non esisterebbe squadra di calcio senza i propri sostenitori.
Alla vigilia dell’attuale stagione, c’è stato un rinnovato entusiasmo derivante dalla possibilità di riportare finalmente i tifosi allo stadio. Con la voglia di ritornare al più presto alla normalità abbiamo subito pianificato la campagna abbonamenti mettendo a disposizione il 25% della capienza dello stadio, in maniera tale da garantire il posto assicurato anche in caso di un cambio dello scenario di rischio. La risposta c’è stata ed anche il pubblico allo stadio. Tuttavia, in queste prime quattro gare di campionato, ho comunque percepito un’assenza, importante se non addirittura fondamentale, quella della CURVA SUD. È a loro che rivolgo il mio appello, per loro ci adopereremo per garantire la sicurezza e la partecipazione agli incontri calcistici, con l’impegno a costruire nel futuro un settore dedicato al sostegno della nostra squadra dove, in sicurezza, si possa esternare l’amore per i nostri colori. Senza mezzi termini affermo che li rivogliamo allo stadio, per restituire calore a partite tiepide, nelle quali non bastano gli incoraggiamenti di singoli tifosi che si sgolano per l’amore del lupo, ma c’è bisogno del trasporto che solo la Curva Sud sa dare. Siamo consapevoli che il momento non è dei migliori ma sono convinto che tutti insieme ne usciremo. Al di là di ogni frase fatta questo avverrà soltanto se torneremo ad essere uniti, compatti. Insomma, se torneremo ad essere L’AVELLINO.