- a cura di Carmen Guerriero
I Rotoli del Mar Morto o Manoscritti del Mar Morto costituiscono una delle più grandi scoperte archeologiche del XX secolo.
L’ampia collezione di Manoscritti religiosi ebraici risalenti ad un periodo tra il III seco A.C. e il I sec d.C., rinvenuti nel 1947 a Qumran, cittadina divenuta famosa in seguito alla scoperta anche dei resti di un monastero dove si ritiene vivesse una comunità di Esseni, insieme ad alcune antiche rovine chiamate tradizionalmente Qumran, considerate resti di una fortificazione romana e che non erano state prese in considerazione dagli archeologi.
Dopo la scoperta del Rotolo di Isaia, questo sito archeologico è diventato sempre di più luogo frequentato dai visitatori che fino al 2019 è stato visitato da oltre 700.000 turisti.
Ben presto gli studiosi ipotizzarono che gli edifici fossero appartenuti a una comunità religiosa ebraica. Si pensò subito che fossero stati i membri di questa comunità a nascondere i rotoli nelle grotte ubicate nelle vicinanze.
Basta una visita, seppur virtuale, allo splendido Shrine of the Book, il tempio del libro contenuto all’interno de Museo di Israele , per rendersi conto che vale sicuramente un viaggio, anche da sola!
E’ un’emozione unica quella di poter trovarsi davanti a manoscritti che risalgono a prima della caduta del II tempio, al tempo di Rav Hillel e Gesù di Nazareth !
Clicca qui per poter srotolare alcuni tra i rotoli meglio conservati tra quelli ritrovati a Qumrnan, cominciando dal celeberrismo Rotolo di Isaia.
La Leon Levy Dead Sea Scrolls Digital Library offre un incontro eccezionale con l’antichità. Utilizzando la tecnologia di imaging più avanzata al mondo, la Biblioteca digitale conserva migliaia di frammenti di scorrimento, incluse le più antiche copie conosciute di testi biblici, ora accessibili al pubblico per la prima volta.
Clicca qui e scopri e scopri tutti i rotoli conservati in questa celeberrima biblioteca.
Qui il tour virtuale in compagnia dell’archeologa Jodi Magness per scoprire anche l’attuale Parco.