É inverno e può sembrare una notte come tante altre… gli alberi ancora spogli, fuori è gelo, da poco son passati i freddi giorni della merla. E invece no, è una notte di luna e stelle che brillano, una notte che 18 anni fa mi regalava te e adesso ti vede accanto a me ormai uomo!
Quando sei arrivato la mia vita è diventata nostra, il mio tempo non più solo mio, lo spazio una relazione da condividere.
Io e te, tu ed io. Bellezza e fatica, paura e gioia. Arriva tutto insieme, quando ti nasce un figlio. Di te non sapevo niente. Di me sapevo poco. Ma potevo imparare. E tu mi potevi insegnare, io l’allieva e tu il maestro. Alla fine imparare da te è stata la scuola più bella che potessi frequentare.
Quando mi stringevi a te e mi tendevi la mano dicendomi: «Mamma, vieni», ho imparato la felicità. Quando ti cantavo la ninna nanna stretta a te nel nostro lettone, ho imparato la pazienza. Quando mi aspettavi a scuola e cercavi i miei occhi sulla porta della tua aula, mi hai insegnato la gioia del ritorno a casa. Quando sei guarito dopo essere stato in ospedale per giorni interi a solo due settimane, mi hai insegnato la speranza. La sera in cui i tuoi piedini si accucciavano tra le mie gambe e le tue mani si attaccavano a me, mi hai insegnato la tenerezza.
Conosco bene insomma di quali ingredienti è fatta la ricetta della felicità.
Per me era bellissimo essere la tua mammina, la tua inseparabile principessa, e poter ripetere a me stessa : “Sono la donna più importante della sua vita”.
Ti scrivo queste parole proprio nei giorni in cui tu sei diventato maggiorenne. Ahimè, ora non posso più frequentare la tua scuola, perché tu non sei quasi mai in aula. Quello che mi hai insegnato però, cerco di non dimenticarlo più ed ogni giorno lo ripasso dentro di me come una poesia a memoria che impari da bambina e poi non te la dimentichi più. Sei bellissimo e sei mio figlio. Oggi ancora incredula sono felice, per aver meritato te.
Ti amo. Di un amore grandissimo. Sei un figlio che mi riempie di gioia. Vederti crescere mi rattrista anche un po’, perché, quando un figlio cresce lo si perde un po’. Un pezzetto al giorno. Ma io come Pollicino andrò nel bosco, cercherò quei pezzetti che ogni giorno vengono persi e li conserverò in un cassetto del mio cuore e dove nessuno potrà toccarli.
Spero che il tuo cuore resti grande, come lo è adesso e non porti mai rancore, anche nei confronti di chi non saprà amarti.
Spero che tu sia libero da tutto e da tutti anche dall’immenso amore che ho per te: mai dovrà essere una gabbia, ma solo il trampolino che ti farà volare incontro alla vita. Hai in mano la tua vita ora figlio mio, farai bene e farai il giusto.
Ma soprattutto ridi Edi, ridi sempre e vola, leggero verso i tuoi desideri. Ridi, amore, ridi forte. Ridi e ti alzerai in cielo, diventerai falco, e non sarai mai prigioniero di nessuno.Io ci sarò, ci sarò sempre, un sempre che non mente e che non fa paura. E per quanti passi ci possano dividere per qualsiasi circostanza e situazione, ne basterà sempre e solo uno indietro per raggiungerti.
Ti meriti tutto. Buon compleanno MAMMA!