La produzione castanicola in Irpinia ed in particolare in alcune aree irpine fortemente vocate a questa coltivazione è calata del 90%. Un dato a dir poco allarmante e soprattutto preoccupante per l’economia agricola. Un dato così allarmane non si era mai avuto fino da quando è scoppiato il caso del cinipide galligeno, il famigerato insetto che attacca e distrugge i castagni. Annata amara, e nera, dunque, per i produttori. Sagre della castagna sospese, e secondo gli esperti ci vorranno minimo sette anni per far riprendere un settore messo completamente in ginocchio da un insetto che aggredisce piante secolari. Pertanto i castanicoltori hanno chiesto lo stato di calamità.