On.le Ministro
la necessità di governare i processi di individuazione, valutazione ed attuazione delle misure tecniche operative finalizzate a massimizzare i livelli di sicurezza di docenti, studenti e di tutto il personale della scuola, si pone ineluttabilmente come priorità politica ed istituzionale in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico fissato, a livello nazionale per il 14.09.2020.
L’esperienza drammatica generata dall’emergenza sanitaria COVID 19 non può essere rubricata come mero ricordo da consegnare alla storia dell’umanità ma deve costituire, per tutti, uno spunto di riflessione per il nostro sistema globale affinché possa generarsi la consapevolezza in ordine alle fragilità, criticità e debolezze connaturate all’uomo che con questa pandemia si è riscoperto come un “re nudo” del proprio ego e vulnerabile in quelle certezze che sembrava aver acquisito.
Niente può essere più lasciato al caso, specie le scelte e le soluzioni per mettere in sicurezza la comunità al fine di evitare che scenari apocalittici, che hanno caratterizzato i mesi scorsi di questa emergenza sanitaria, possano conclamarsi nuovamente con effetti devastanti per la nostra società.
Tanto è stato fatto, grazie anche a quella che qualcuno ha definito la “pedagogia della paura” ovvero -contrariis reiectus – al “terrorismo psicologico” in materia di prevenzione del rischio di contagio da coronavirus e l’ adozione delle linee guida sulla didattica digitale integrata di cui al decreto MIUR 39/2020 rappresenta, emblematicamente, l’impegno politico ed istituzionale a sostegno della scuola che è pur sempre uno dei cardini primari della società.
Impegno serio e qualificato che, tuttavia, a modesto parere dello scrivente, non risolve in pieno le problematicità connesse alla gestione della sicurezza nella scuola visto che il problema, l’essenza stessa della questione, è da ricercarsi proprio nella scuola.
La stragrande maggioranza del patrimonio strutturale della scuola italiana inteso come insieme di edifici deputati allo svolgimento della didattica, presenta caratteristiche non proprio congeniali allo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza ipotizzando che all’inizio del nuovo anno scolastico gli studenti possano essere adeguatamente distanziati in classe in attuazione ed in ossequio alle citate linee dettate dal MIUR.
Criticità questa non di poco conto se si pensa che le classi (almeno nel caso del liceo scientifico statale E. MEDI) sono formate da circa 24 – 25 studenti e le aule, per caratteristiche ricettive, non possono ospitare tutti gli studenti garantendo il distanziamento di 1mt.
E’ impensabile che in così poco tempo (manca meno di un mese all’inizio del nuovo a.s.) si possano realizzare nuove aule o reperire nuovi locali dove accogliere tutti gli alunni e gli studenti consentendo loro di fare, insieme, didattica in piena sicurezza. I dati in ordine alla carenza di aule sono implacabili e il rischio potenziale che si eludano o si rendano inapplicabili le linee guida sono assai verosimili.
Allora, scartata l’ipotesi di dividere le classi in turni antimeridiani e pomeridiani (troppi costi per il personale docente e non docente) NON RIMANE CHE FAVORIRE L’ALTERNANZA CICLICA DEGLI STUDENTI DELLE SINGOLE CLASSI PREVEDENDO CHE UNA SETTIMANA UN PRIMO GRUPPO FREQUENTI REGOLARMENTE LE LEZIONE “IN PRESENZA”MENTRE L’ALTRO GRUPPO RIMANE A CASA SEGUENDO LE LEZIONI IN MODALITÀ E_LEARNING PER POI, VICEVERSA, INVERTIRE LA FREQUENZA LA SETTIMANA SUCCESSIVA.
Un metodo questo che nasce dall’esame obiettivo ed oggettivo della realtà scolastica che oltre a garantire il rigoroso rispetto del distanziamento sociale tra gli studenti della stessa classe garantendo pertanto quella sicurezza cui è informata l’attività del governo, avrebbe anche un impatto meno traumatico sul trasporto pubblico (treni, autobus, ecc) in quanto la massa studentesca potenzialmente verrebbe ad incidere per il 50% dell’utenza totale diminuendo di fatto l’affollamento dei mezzi offrendo, inoltre, la possibilità di un monitoraggio e una vigilanza più stringente e minuziosa.
Certo quella innanzi rappresentata è frutto, nel merito, di una valutazione empirica ma pur sempre una valutazione di un’analisi di fattori evidenti (deficit strutturale degli edifici scolastici) che non possono sfuggire all’attenzione del MIUR.
A parere di chi scrive sarebbe opportuno orientare gli investimenti finanziari nell’informatica potenziando le reti interne e wi fi e concedendo in comodato d’uso i PC agli studenti in modo da costituire una valida soluzione in alternativa all’acquisto dei banchi in considerazione che non vi è disponibilità ricettiva negli istituti dove è difficile realizzare nuove aule.
La coesistenza con il CORONAVIRUS fino alla scoperta e commercializzazione di un vaccino è al momento alquanto aleatoria per cui in considerazione della tempistica sarebbe il caso di ripensare a nuove modalità di gestione della didattica introducendo, laddove si ritenesse utile, la soluzione innanzi suggerita magari solo in quegli istituti dove non vi è possibilità di garantire il necessario distanziamento.
In relazione a quanto sopra lo scrivente in uno spirito di collaborazione e nel rispetto delle disposizioni legislative rimette la presente CON UNA VALENZA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO auspicando che il suddetto suggerimento possa risultare congeniale all’obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività didattiche in piena sicurezza in sintonia con gli obiettivi di formazione degli studenti patrimonio della scuola, capitale umano, futuro della società.
Prof. Salvatore ALAIA- Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche Liceo Statale “E. Medi” – Cicciano (NA)